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Afragola: Masseria Antonio Esposito Ferraioli ha compiuto 5 anni

AFRAGOLA. La Masseria Antonio Esposito Ferraioli, nata in un bene confiscato alla camorra ad Afragola, ha compiuto 5 anni.

Il bene, restituito alla collettività, è gestito da una rete di organizzazioni, associazioni, scuole e cooperative del territorio che si occupano anche di corsi di formazione rivolti a donne vittime di violenza, detenuti e migranti.

“Sabato 5 marzo è stato un compleanno straordinario! Eravamo in tantissimi e non è possibile ringraziarvi uno per uno. L’enorme partecipazione umana, ancor prima che numerica, è il chiaro segnale che siamo sulla strada giusta e che dobbiamo continuare, con maggiore forza e determinazione, in questo percorso di riscatto e legalità iniziato ormai 5 anni fa” si legge sulla pagina facebook.

Ai microfoni del TGR Campania è intervenuto il direttore della Masseria, Giovanni Russo, che ha dichiarato: “In questi cinque anni abbiamo creato una comunità composta da 308 famiglie che gestiscono altrettanti orti urbani e una fattoria didattica”.

La Masseria Antonio Esposito Ferraioli, chiamata così dal nome del cuoco e sindacalista ucciso dalla camorra negli anni 80, teme però il progetto di svincolo autostradale che sarà costruito da Ikea e che potrebbe falciare in due lo spazio in cui si trova: “Se lo svincolo è importante per la città di Afragola, è ancora più importante il percorso di legalità legato al bene confiscato” ha aggiunto Giovanni Russo.

Anche il sindaco Antonio Pannone, presente alla festa della Masseria, è intervenuto in merito alla questione: “C’è tutta la disponibilità mia e dell’amministrazione comunale. Il prefetto ha anche manifestato la disponibilità ad attivare un tavolo per verificare le possibili vie da percorrere”.

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