Maria Paola Gaglione Caivano Processo

Caivano, omicidio Maria Paola Gaglione, il fratello si difende in aula: non ho provocato l’incidente

Caivano – Ieri si è chiuso il dibattimento per il processo sull’omicidio di Maria Paola Gaglione. Il fratello di Maria Paola, Michele, 31 anni deve rispondere dell’omicidio volontario della sorella e del tentato nei confronti di Ciro Migliore, fidanzato trans di Paola.

Alla guida dello scooter la notte tra il 10 e 11 settembre 2019 c’era proprio “Cira” inseguita da Michele che voleva riportare la sorella a casa. Questo concetto è stato ribadito anche ieri in aula  davanti alla Corte d’Assise di Napoli: il 31enne ha sottolineato di aver saputo da un amico che la sorella quella sera era nel Parco Verde e pertanto si era precipitato in strada con l’intenzione di farla tornare nell’abitazione dei genitori.

Il 31enne ha voluto chiarire anche la questione del segno di una pedata rinvenuta sul motorino di “Cira”. Si tratterebbe secondo lui di un episodio precedente all’incidente, quando lui intercettò il motorino con la coppia in sella all’incrocio di via Rosselli, e provò a fermarle con il piede. Il fratello della vittima ha ammesso anche di aver colpito con uno schiaffo la fidanzata di Paola, ma di averlo fatto “per rabbia”. Michele, inoltre, ha sostenuto di essersi opposto a quella relazione non per questioni di omofobia ma per le frequentazioni di Ciro Migliore.

Dodecà Casoria