Caivano

Caivano. Presi a calci e pugni perché neri: la denuncia di due giovani braccianti

Caivano. La piaga sociale del razzismo, purtroppo, ancora affligge il nostro territorio e quotidianamente si manifesta in vari ambiti e circostanze.

A Caivano, due giovani braccianti di origine africana da tempo sono oggetto di violenze da parte di soggetti a bordo di una Fiat Panda di colore rosso, per l’assurdo motivo di essere di colore.

Ogni mattina, infatti, i due giovani si recano presso l’azienda agricola in cui lavorano, in località Pascarola, spostandosi in bicicletta: i malfattori spesso hanno inseguito, minacciato e speronato i due ragazzi.

Questi ultimi hanno confessato di essere stati anche aggrediti fisicamente dai malfattori: spesso hanno ricevuto pugni e calci e in un’occasione, a causa di uno speronamento, uno di loro ha anche perso il controllo della bicicletta, cadendo rovinosamente.

Chiaro e incisivo il commento del Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, che descrive il tutto “gravissimo e vergognoso. Purtroppo il razzismo è ancora sin tropo radicato perché c’è tanta ignoranza e tanta ristrettezza mentale. Se a questo poi si aggiunge come continui a dilagare la cultura della violenza e dell’odio, spesso collegate anche al razzismo, la situazione diventa di emergenza. Invitiamo le forze dell’ordine a non sottovalutare la vicenda di Caivano e ad individuarne i protagonisti che dovranno essere puniti pesantemente.

Per combattere il fenomeno del razzismo è assolutamente necessario indignarsi e combattere anche quando non siamo noi, inteso come napoletani e campani, ad essere colpiti, altrimenti si tratta solamente di difendere l’amor proprio e non una causa. Se ci battiamo per gli altri, qualcun altro, un giorno, si batterà per noi.”

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