Nella giornata di ieri, con la disposizione dirigenziale numero 13 del dirigente del Servizio Cultura di Palazzo San Giacomo, si è ordinata una nuova “chiusura di Castel dell’Ovo per motivi di sicurezza a causa del distacco di pietre dalla facciata”.
Castel dell’Ovo è stato chiuso fino a data da destinarsi perché pericoloso: sospese tutte le attività all’interno, mostre, spettacoli, convegni, visite guidate, shooting fotografici e video e matrimoni. Si potrà entrare solo per motivi di servizio.
La decisione è stata presa dopo che alcune sono pietre della facciata esterna del castello si sono staccate dalla parete e sono precipitate, mettendo a rischio la sicurezza pubblica.
Tutto è iniziato dalla terribile mareggiata avvenuta il 28 dicembre 2020, che ha danneggiato le mura, i basoli vesuviani della pavimentazione, rosoni e vetri anche interni.
Sulla condizione in cui versa Castel dell’Ovo si è espresso il sindaco Gaetano Manfredi: “La convenzione con Demanio e ministero dei Beni Culturali è scaduta, l’abbiamo trovata scaduta. Va riformalizzata. Dobbiamo completare l’iter formalizzazione. Stiamo accelerando e lavorando per l’aggiornamento della vecchia convenzione che non va più bene, abbiamo bisogno di nuove ipotesi e contiamo di farlo nei prossimi giorni. Questo ci consentirà di lavorare sul restauro per avere una riapertura del castello in tempi rapidi e renderlo molto più fruibile e utilizzabile non solo dai turisti ma per le attività congressistiche ed espositive”.