Spesso si sente dire che i giovani non hanno voglia di lavorare giustificando così il tasso di disoccupazione giovanile in Italia che è tra i più alti in Europa.
Ma non è sempre così. Le proposte di lavoro che, quando ci sono, i giovani devono valutare sono spesso umilianti e li porta a sentirsi spesso sfruttati.
É il caso di una giovane ragazza di Napoli la quale ha rifiutato di lavorare dal lunedì al sabato in negozio per 10 ore al giorno, circa 60 ore a settimana, per uno “stipendio” di 280 euro al mese. Gli orari erano dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.30 e dalle 15 alle 20.30. Il sabato invece l’orario era continuato dalle 9 alle 20.30. Lo stipendio? 70 euro a settimana, 280 euro al mese, poco più di un euro all’ora.
Come se non bastasse, la titolare del negozio le ha anche risposto: «Voi giovani non avete voglia di lavorare».
Così la ragazza ha risposto che la retribuzione era insufficiente rispetto agli orari da coprire. Di tutta risposta, la titolare ha ribattuto senza scomporsi: «Il sabato abbiamo più clienti, volevi anche che gli orari fossero come nel resto della settimana?».
La ragazza ha denunciato tutto su Tik Tok spiegando la situazione, dicendo che con quello stipendio il lavoratore non riuscirebbe neanche a pagarsi la benzina o il pranzo. E ha concluso: «Non è vero che i giovani non hanno voglia di lavorare, siete voi che non ci fate lavorare».