Napoli. Bilancio resa dei conti in consiglio: Grimaldi presenta 5mila emendamenti al bilancio di Manfredi

Luigi Grimaldi presenta ben 5mila emendamenti al bilancio di previsione: «Necessari perché la città è nel caos»

Il sindaco Manfredi ha un «problema» inaspettato. Sono trascorsi quasi nove mesi dal giorno delle ultime consultazioni amministrative e il primo cittadino di Napoli deve fare i «conti» con una spina nel fianco: il consigliere comunale Luigi Grimaldi, eletto proprio nella sua coalizione all’interno lista «Moderati con Manfredi». Sì, perché in questi primi otto mesi Grimaldi non ha fatto mancare toni critici alla giunta comunale retta dall’ex ministro e questa mattina ha lanciato una nuova «sferzata» verso coloro che dovrebbero essere i suoi compagni di maggioranza.

«La città è nel caos più totale. È insicura, male organizzata e amministrata peggio» ha affermato in un comunicato. E per rendere ancora più dura la vita dell’Amministrazione comunale ha annunciato la presentazione, in solitaria, di ben 5mila emendamenti al bilancio di previsione che verrà discusso domani. Un lavoro non da poco ma che il consigliere ha deciso di mettere in campo per intervenire «su temi del tutto assenti dall’orizzonte dell’Amministrazione comunale come la sicurezza, la manutenzione stradale, la lotta alle barriere architettoniche e l’illuminazione pubblica».

Le «scelte dannose» di Manfredi

Benché stesso lui si definisca un consigliere di maggioranza, non è di certo tenero con il sindaco Manfredi che definisce «un ectoplasma politico. Presenzia a eventi, convegni e a trasmissioni televisive e radiofoniche ma per Napoli è come se non esistesse. Sappiamo che è il sindaco della terza città d’Italia per le poche (dannose) scelte che ha fatto: dal maxi stipendio al dg fino alla riscossione dei tributi affidata ai privati passando per i maxi staff in Città metropolitana». «Purtroppo – aggiunge – devo prendere atto del fallimento del suo progetto politico». E mancano ancora più di 4 anni al termine della consiliatura.

«Ho deciso – sottolinea l’esponente – di intervenire direttamente con una serie d’istanze finalizzate a migliorare la vivibilità del centro e della periferia dal punto di vista della sicurezza stradale e dell’ordine pubblico». Infine Grimaldi lancia anche un appello ai suoi «colleghi» consiglieri: «Spero che sapranno farsi interpreti, così come l’ho fatto io, della necessità di proporre soluzioni concrete ai napoletani lasciando da parte le mirabolanti dichiarazioni che ogni giorno l’ufficio propaganda di Palazzo San Giacomo ci propina» e denuncia uno «scollamento tra la torre d’avorio in cui si sono rifugiati il sindaco e gli assessori» e i napoletani.

Le nomine di Palazzo San Giacomo

Come non gli sono piaciute nemmeno le nomine del direttore generale Pasquale Granata e del subcommissario di Bagnoli Dino Falconio. «Il mio video di denuncia sul maxi stipendio assegnato, con una procedura tutt’altro che chiara, al dg Pasquale Granata ha raggiunto sulla mia pagina Facebook ben 230.000 visualizzazioni» ha informato nel comunicato diramato questa mattina.

Non è la prima volta che il «vulcanico» Grimaldi lo attacca a spada tratta: lo scorso 11 giugno scrisse a prefetto e governo per chiedergli di intervenire sulla mancata nomina degli assessori municipali. Una vicenda, secondo il politico, che rispecchiava «l’immagine dell’incapacità e dell’insipienza politica del sindaco Gaetano Manfredi» e che denotava «un palese disinteresse per le sorti della città da parte di chi dovrebbe amministrarla».

Le critiche all’assessore Cosenza

Nel mirino dell’esponente di «Moderati per Manfredi» però non è finito solo l’ex rettore ma anche l’assessore Edoardo Cosenza «reo» di aver, a inizio mese, autorizzato una ditta edile a «riasfaltare la strada proprio nelle ore di maggior afflusso» tra piazza Vittoria e via Giorgio Arcoleo causando un maxi ingorgo a Chiaia. «Se l’assessore Edoardo Cosenza avesse un minimo di dignità politica dovrebbe immediatamente rinunciare alla delega alla viabilità e chiedere scusa ai napoletani» tuonò contro l’ingegnere titolare dell’assessorato. In pochi mesi ha toccato tutti i punti «sensibili» dell’ex rettore.

Ha sottolineato gli evidenti problemi presenti nel piano di Palazzo San Giacomo per l’affidamento a privati della riscossione di tasse e tributi. Problemi che peraltro, Stylo24 ha già affrontato in diverse occasioni. Da quel piano, affermò a fine maggio, emerge «la leggerezza e l’insipienza politica di un sindaco che, oltre a recuperare un progetto varato dalla giunta de Magistris qualche anno fa, modificandolo giusto un po’ per farlo apparire del tutto inedito, non si accorge di un gigantesco elemento di criticità: quali sono le garanzie per la privacy che il nuovo soggetto di riscossione offrirà a monte e a valle di questa impressionante raccolta di dati personali?».

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