“La vita è una storia da raccontare. Mi vergogno io per Voi”. Durissime parole di Elisa, mamma di Gianluca Coppola

Mi chiamo Cilento Elisa nata a Napoli, Sposata mamma di due Bellissimi figli, Vivo a Casoria una provincia, da che sono nata abito Qua. Ho cresciuto i miei figli con Valore è rispetto, Di questo ne sono fiera. Sono la mamma di Coppola Gianluca mio figlio, un ragazzo per bene onesto lavoratore cresciuto con Sani valori. La vita come tutti é una storia un libro da raccontare, e nn a tutti c’è un buon fine. Nn so se tutti sanno la storia di mio figlio di cosa gli è successo. Un pomeriggio esce di casa dopo una giornata di lavoro per andare a prendere la fidanzata, prima si ferma fuori ad un bar il caffettiere che lui di solito frequentava per un caffè, stesso quel pomeriggio fuori al quel bar litiga con un ragazzo che si chiama Antonio Felli, La ragione precisa da come è iniziata la lite nn si è mai saputa.. Ma nn si è mai saputa per i Giudici, ma noi la sapevamo perché, Quando mio figlio ecse di casa verso le quattro del pomeriggio e rincasa verso le 4:45 con un volto sporco di sangue riesce a dire al Papà con chi Aveva litigato con Antonio Felli, Papà nno lo conosci : mio marito gli disse : ma perché cosa è successo : lui gli rispose mi ha infastidito e gli aveva strappato il casco da mano : infatti il casco non è stato più ritrovato.. Furono minuti di spiegazioni con il Padre, Luca sale apre la porta e anch’io vidi il volto sporco di sangue e un dente rotto e mi spaventai gli feci la stessa domanda, lui mi rispose ho litigato con un ragazzo, nn lo conosci, mamma nn preoccuparti. Riscese giù questioni di minuti e si sentirono spari, Quei spari erano mirati a mio figlio Era quel ragazzo ” l’assassino che era ritornato per ucciderlo senza fermarsi senza pietà senza paura, Davanti al padre che nonostante il tentativo di fermarlo lui nn si fermava nn la fatto. Mio marito ha soccorso nostro figlio per salvarlo.
Dopo 40 giorni di sofferenza in sala di rianimazione Luca ci lascia 💔 Mio figlio ha perso la vita perché non ha abbasato la testa.
Dal quel giorno io e la mia famiglia abbiamo sempre chiesto Giustizia, mai vendetta, Abbiamo aspettato che gli venisse fatta Giustizia. Ma purtroppo a l’ultima udienza del primo grado il 14 luglio 2022 Alle ore 12:30 nel palazzo di Giustizia per l’assassino di mio figlio sono stati dati 20 anni. Il Giudice ha dato 20 anni perché nn sapeva che condanna Dargli perché nn era chiaro il motivo Del litigio nn era chiaro il perché avessero litigato. Con questo voglio dire Grazie Signor Giudice Annunziata Grazie per la condanna avete applicato le leggi ma nn la Giustizia, perché la Giustizia nn è mai arrivata!! Volevo anche Dire Grazie alle persone che nn si sono mai Presentate per parlare di cosa fosse successo quel pomeriggio, e un grazie va anche a chi poteva dire qualcosa, per mio figlio è non l’ha fatto. La vita è una storia da raccontare per Tutti. Queste sono le Leggi italiane! Questo è il Popolo.! Mi vergogno io per Voi!.
Dodecà Casoria