di Brunella Caponetto – Si pensava fosse una bufala inventata al momento giusto a sostegno di Biden e contro gli antiabortisti, definita dal “Wall Street Journal” troppo perfetta per essere vera: la bambina di 10 anni dello Stato dell’Ohio stuprata e costretta a fuggire in Indiana perché, a causa delle leggi restrittive del proprio stato, non poteva abortire. Invece, purtroppo, è tutto vero.

Cos’è successo alla ginecologa che ha aiutato la bambina?

La ginecologa che l’ha aiutata, Caitlin Bernard, è stata messa alla gogna mediatica. La ginecologa e assistente professore della facoltà di Medicina dell’Università dell’Indiana, è finita nel mirino non solo degli antiabortisti più estremi e delle testate giornalistiche più schierate, ma anche dello stesso Stato dell’Indiana.

Il procuratore generale, infatti, mercoledì 13 luglio ha dichiarato su Fox News, davanti a tutto il Paese e con tanto di fotografia in sovrimpressione, di avere aperto un’indagine su di lei.

Biden: “Questo non è un orrore immaginario, sta già accadendo”

Ma chi è l’uomo che ha dato inizio all’incubo? È Gerson Fuentes, 27 anni, arrestato martedì, è comparso mercoledì davanti al tribunale municipale della contea di Franklin per l’udienza preliminare. Un ispettore di polizia ha dichiarato, durante il processo, che l’uomo ha confessato di aver violentato la bimba almeno due volte.

«Questo non è un orrore immaginario, sta già accadendo, solo la scorsa settimana è stato riportato che una bambina di 10 anni vittima di stupro, 10 anni!, è stata costretta a viaggiare in un altro stato, in Indiana, per poter mettere fine alla gravidanza e forse salvarsi la vita», sono state le parole dell’inquilino della Casa Bianca. «Immaginate essere quella piccola bambina», ha ripetuto Biden, che poi ha lanciato l’allarme sul rischio che, in caso di vittoria alle elezioni di mid term, i repubblicani cercheranno di imporre «un bando nazionale» all’aborto.

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