Il PD rischia di perdere la Sinistra Italiana e i Verdi

di SIMONA LAZZARO – È un prezzo davvero alto quello che il Partito Democratico potrebbe pagare per la sua alleanza con Azione e +Europa: secondo le ultime stime, il PD, qualora la spaccatura con i Verdi e la Sinistra Italiana fosse irreparabile, perderebbe ben 14 collegi uninominali. Letta ci avrebbe comunque “guadagnato”: se non avesse stretto l’alleanza con Calenda e della Vedova ne avrebbe persi ben due in più.

Le “linee rosse” di SI e Verdi

Sebbene la situazione resti molto tesa, Angelo Bonelli – portavoce dei Verdi – oggi ha mostrato qualche timida riapertura. “Voglio fortissimamente che come PD si riesca a trovare un accordo con la Sinistra italiana e i Verdi” ha dichiarato invece Enrico Letta, aggiungendo che il suo obiettivo è quello di creare un “centrosinistra credibile”.

Intanto, Verdi e la Sinistra Italiana stanno preparando un documento da presentare a Enrico Letta: ci saranno “alcune linee rosse” che non potranno essere valicate, tra cui il no al nucleare.

Coalizione anti-Draghi

C’è anche chi, come Rossana Del Regno (portavoce di Europa Verde) invoca un accordo tra i Verdi e il Movimento 5 Stelle: “Si fa strada l’urgenza di un’unica lista alternativa con Europa Verde, Sinistra Italiana e Movimento cinque stelle” spiega “per costruire un progetto politico ambientalista, progressista e dei diritti civili”.

L’obiettivo sarebbe quello di raccogliere tutte le forze che hanno contrastato il programma Draghi: questo scenario condurrebbe il PD a un vicolo cieco e spalancherebbe le porte del Paese alla destra.

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