Ombre russe sull’Occidente: cosa sappiamo del rapporto USA?

di Simona Lazzaro Ombre russe sull’Occidente: secondo un rapporto degli 007 statunitensi, la Russia avrebbe versato oltre 300 milioni a partiti e movimenti europei. L’Italia è coinvolta?

300 milioni dalla Russia: il dossier USA

Dagli 007 degli Stati Uniti arriva un dossier-bomba che getta ombre inquietanti sul mondo politico occidentale: secondo il rapporto dell’Intelligence USA, infatti, la Russia a partire dal 2014 avrebbe versato oltre 300 milioni a partiti, movimenti politici e candidati dell’Europa, dall’Asia del Sud e del nord Africa al fine di accrescere la propria influenza. Vladimir Putin, secondo il rapporto, avrebbe speso “ingenti somme” per tentare di “manipolare le democrazie dall’interno

Al momento gli Stati Uniti non hanno fornito ulteriori dettagli, ma hanno garantito che forniranno ai singoli governi le informazioni top secret sui politici coinvolti in quello che sarebbe sicuramente uno scandalo di dimensioni a dir poco gigantesche – anche considerando il fatto che i numeri sono stati calcolati per difetto: probabilmente si parla di cifre molto più alte di 300 milioni.

Ci sono ombre russe sull’Italia?

Non è ancora chiaro se l’Italia sia o meno coinvolta: Adolfo Russo, presidente del Copasir, afferma che per il momento non ci sono nomi italiani nell’elenco del dossier USA. Tuttavia si attendono ulteriori comunicazioni dai servizi segreti statunitensi.

Chiediamo di sapere come stanno le cose” ha affermato Enrico Letta “Chiediamo trasparenza e informazioni; è inquietante quel che sta accadendo”. Gli fa eco Luigi di Maio, che chiede che sia creata una commissione di inchiesta: “Sono settimane” dichiara “che dico che c’è un rischio di ingerenze russe nella campagna elettorale italiana. […] Noi non abbiamo certezza, però è per questo che io chiedo l’istituzione di una commissione d’inchiesta tra partiti italiani e il mondo russo.”

Molto rapida la replica di Giorgia Meloni e Matteo Salvini alla notizia: “Le nostre forme di finanziamento sono verificabili” ha dichiarato la leader di Fratelli d’Italia, mentre Salvini ha affermato che “gli unici che hanno preso soldi in passato sono i comunisti e qualche quotidiano. Io non ho mai chiesto né preso soldi.” dopodiché chiede: “Ha pagato il PD? Se la Russia ha pagato il PD è giusto che si sappia” e bolla il dossier americano come una “fake news”, aggiungendo che “Se fai una denuncia dici sì, cosa e come”.

La rabbia di Ursula von der Leyen: “Dobbiamo proteggerci dalle influenze maligne”

Immediata è stata la reazione di Ursula von der Leyen, che ha esortato gli Stati europei a non “perdere di vista il modo in cui gli autocrati stranieri prendono di mira” i Paesi dell’Unione.

Dobbiamo proteggerci meglio dalle influenze maligne” afferma la presidentessa “Questo è il motivo per cui presenteremo un pacchetto di Difesa della Democrazia. Porterà alla luce l’influenza straniera nascosta e finanziamenti loschi: non permetteremo ai cavalli di Troia di nessuna autocrazia” conclude “di attaccare le nostre democrazie dall’interno”.

I legami tra Mosca e i partiti Euroscettici

Non è questa la prima volta, in ogni caso, che si parla di legami tra Mosca e i movimenti euroscettici: nel 2019 fece scalpore la notizia, riportata dal quotidiano tedesco Der Spiegel, in cui si riportava la conversazione tra il leader del partito di estrema destra Heinz-Christian Strache e la nipote di un oligarca russo riguardo il finanziamento della campagna elettorale in cambio di appalti pubblici.  

Nel 2013 il centro di Intelligence Euroasiatica ha pubblicato un elenco di partiti – tutti antieuropeisti – che hanno intrattenuto rapporti con la Russia: nella lista figuravano, tra gli altri, l’anglosassone Ukip – partito che ha sostenuto la Brexit – il Partito Nazionale Democratico Tedesco, il Fronte Nazionale di Marine le Pen e il partito greco Alba dorata.

Difficile quantificare, insomma, l’ingerenza di Mosca e fino a dove si siano spinte le ombre russe sull’Occidente e sui paesi democratici.