Piombino, il rigassificatore: Le proteste dei cittadini ma si farà

Di Tiziano Papagni-

 

In questa era di crisi, sia energetica ed economica,  a fronte di un conflitto tra Ucraina e Russia, la vita sociale implode ancora. Se il post Covid stava ridando speranza e in qualsi modo certezze, ora, non é più cosí. Incredibile come allo scoccare di un giorno nuovo, senza neanche il sentore di tutto ció la vita di milioni di anime è ripiombata nell’oblio.

Prezzi di eenergia elettrica quadruplicati, Gasolio, aumento del 10% di verdure e frutta, Mais, Farina , olio di semi di girasole …per dirne altre, ci fermiamoci qui. Non possiamo tralasciare l’aumento di Farina che, necessariamente é l’ingrediente obbligatorio per pane e Pasta.  L’olio di semi di girasole é usato quotidianamente in casa che nei ristoranti. Ma andiamo a monte. Come facciamo e, soprattutto chi porta i prodotti sugli scaffali al supermercato? I Tir senza alcun dubbio, ma i rifornimenti del carburante é aumentato di molto. L’aumento non considerevole é dovuto anche a questo.

Ormai il freddo inverno é alle porte, giá si é emessa la legge  che non é possibile superare i 19⁰ per usare con parsimonia  l’energia gasdotta. La Russia, ha diminuito e di parecchio il gas per l’Italia. Si é pensato anche di spegnere anche le luci di strade e/o monumenti, dal consumo elevato.

A Piombino, i cittadini non annuiscono alla rigassificazione perché troppo a ridosso dalla costa e dagli abitanti. Si é creato uno stato di agitazione da parte dei cittadini piombinesi; per questa scellerata decisione, incattiviti. Il commissario Giani, chiede il 50% di risparmio sulle bollette non solo per Piombino ma anche per la Val di Cornia, comune di  Follonica e Isola d’Elba.