La rabbia e la vergogna di Agnelli dopo la sconfitta col Maccabi Haifa

Di Tiziano Papagni-

Dopo la sconfitta col Milan, in campionato, la Juventus ha voluto rialzare la testa in Champions League  ma ha subìto un’altra  sconfitta. I bianconeri pensavano di vincere col Maccabi Haifa ma, cosí non é stato.

La sconfitta é stata dolorosa per il passaggio del Girone, juventus bloccata ancora a 3 punti e se avrebbe conquistato i 3 punti, ora, avrebbe avuto più possibilità di qualificazione raggiungendo i 6 punti.

Il Maccabi ha dominato un match, che poteva dominare la juve dai Campioni che possiede.

Andrea Agnelli, dopo una lunga apparizione da dichiarazioni e telecamere, ieri sera ha dichiarato:

Serata difficile, periodo difficile che va analizzato nel suo contesto. È il momento dell’assunzione delle responsabilità e sono qua per questo. Provo vergogna oggi per quello che sta succedendo, sono decisamente arrabbiato e consapevole che il calcio è uno sport di squadra, si gioca in undici e si perde in undici. Da questo principio dobbiamo ripartire”.

Per Agnelli la posizione di Max non è in discussione: “In una situazione come questa, non è una questione di una persona sola, di un uomo, non è un giocatore, un dottore, un fisioterapista, non è un preparatore. Questa è una questione di gruppo e da questo dobbiamo ripartire sapendo che abbiamo 9 partite in 30 giorni, sappiamo che dobbiamo posizionarci bene e sapere che abbiamo una seconda parte che ci deve vedere protagonisti”. 

È un problema del gruppo perché parliamo di atteggiamento generale, parliamo di tante partite. Con squadre più abbordabili, è un problema generale: mentale, fisico, psicologico. E da questo dobbiamo cercare di raggrupparci, sapendo che c’è da provare vergogna e chiedere scusa ai tifosi che in questo momento fanno fatica a camminare per strada. Ci vuole profonda riflessione perché le qualità le abbiamo tutte”.

Di fronte alla domanda diretta poi sulla valutazione di Max Allegri, Agnelli ha dimostrato di non avere dubbi. Le valutazioni su Max saranno rimandate a fine anno: “Allegri? Siete fuori linea, stiamo parlando di gruppo, perché non ci sono responsabilità individuali o colpa dell’allenatore se non riusciamo a vincere un tackle. Da questo punto di vista le verifiche la Juventus le ha sempre fatte a fine anno. Se volete dare un limite temporale, allora che sia a fine anno. Faccio fatica a pensare ad un cambio in corsa alla Juventus: Allegri è l’allenatore della Juventus e qui rimarrà. Abbiamo circa 50 persone dello staff, 25 giocatori, dirigenti, un gruppo di 80-90 persone che deve avere la capacità di raggrupparsi, di ritrovare la propria identità e mettere in campo la qualità individuali e collettive che questa rosa ha”.