Capri: bus precipitato, forse per un malore dell’autista a causa della droga

 

Il 22 Luglio 2021 sull’isola di Capri, precipitò un bus del trasporto pubblico, morì l’autista E. Melillo e rimasero ferite 23 persone. Il mezzo precipitò su di un lido balneare sottostante la strada, dopo l’urto contro una ringhiera, che non resse al peso dello stesso facendolo precipitare. Ebbene oggi a conclusione delle indagini 9 persone sono state informate della conclusione ufficiale cosa che di solito anticipa il rinvio a giudizio. I 9 indagati sono: il legale rappresentante della società di trasporto ATC, il medico della stessa società ATC, un dirigente della provincia per il periodo 2006-2010, un tecnico della manutenzione della strada prov. 66, 4 funzionari della Città Metropolitana di Napoli ed il dirigente gestione tecnica strade e viabilità. Si è inoltre appurato che l’autista era un invalido al 50% e non poteva essere alla guida del bus sul quale morì per le ferite riportate nell’urto e non per il malore. Tra l’altro lo stesso autista non era mai stato sottoposto a visita di medicina del lavoro, cosa che avrebbe potuto appurare di sicuro la sua invalidità  ed anche il fatto che assumesse droga. Ancora poi si è appurato dopo perizie tecniche ordinate dalla Procura di Napoli che ha chiuso le indagini, che la ringhiera non era idonea per il punto in cui era posizionata, infatti non ha retto e la cosa fu anche segnalata da operatori del Comune alla Provincia, gestore di fatto della strada in cui è avvenuto l’incidente. Ecco spiegato perché tra i 9 indagati risultino anche operatori, tecnici e dirigenti della stessa provincia. Si attendono ora nuovi sviluppi sulla vicenda.