Calciatori del Livorno: “Non c’è stata alcuna violenza di gruppo”

“Hanno dato la loro versione ribadendo la loro innocenza” e a proposito delle frasi pesanti e volgari emerse dalle intercettazioni, “hanno parlato di clima goliardico della serata, sostenendo che la ragazza era consenziente”.

Così l’avvocato Leonardo Cammarata, ha riassunto il contenuto dell’interrogatorio di garanzia reso da Mattia Lucarelli e di Federico Apolloni, calciatori del Livorno ai domiciliari da venerdì scorso con l’accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa americana a Milano per uno stage.

Interrogati i due calciatori ai domiciliari

l primo ad essere interrogato dal gip è stato Lucarelli jr . Il giovane, che si è presentato al settimo piano del Palazzo di Giustizia di Milano accompagnato dal padre, è entrato nella stanza del gip con il cappuccio della felpa calcato sul viso per nascondersi dalle telecamere. Stanza che è stata presidiata dai carabinieri i quali, su disposizione del giudice, hanno vietato ai giornalisti di avvicinarsi anche allo stesso signor Lucarelli. Dopo un paio di ore è toccato all’amico, arrivato pure lui con il padre e con il fratello, e che ha atteso nella tromba di una delle scale che portano all’ufficio gip.

La difesa ha chiesto al giudice Cipolla la revoca della misura cautelare per Lucarelli jr e Apolloni. La decisione è attesa nelle prossime ore e se sarà un rigetto si ricorrerà al Riesame.