Dimessa la prima ministra scozzese, il Partito Nazionale Scozzese cambia leadership

Nicola Sturgeon si dimette, resterà in carica fino alla nomina di un successore, si complica il progetto indipendentista dell’SNP.


di Gianluca Gautieri – Sono arrivate nella giornata di ieri le dimissioni della prima ministra del governo scozzese Nicola Sturgeon, leader del partito di maggioranza del paese, di stampo nazionalista, indipendentista e socialdemocratico, l’SNP. Le motivazioni sembrano essere di natura personale, sulla base di quanto dichiarato dalla stessa premier.


Le dimissioni creano non pochi problemi all’SNP. La leader era un elemento fondamentale per il progetto indipendentista del partito, era subentrata nel 2014 a Alex Salmond, fautore della sconfitta al referendum sull’indipendenza. Sturgeon lascia dunque dopo quasi un decennio di governo e di lotta politica contro il governo britannico, che durante il suo mandato ha formalizzato e compiuto la Brexit, punto nevralgico della lotta politica tra Scozia e Londra (nel referendum per la Brexit del 2016, la Scozia aveva votato a maggioranza per la permanenza nell’UE). Dopo tali vicissitudini, si era rafforzato il progetto separatista scozzese, che aveva indotto l’SNP (capeggiato dalla stessa Sturgeon) a programmare un nuovo referendum indipendentista.


Si apre dunque la corsa alla successione nel partito, che indirà nuove elezioni interne (la data potrebbe essere annunciata alle ore 18:30 di oggi, 19:30 italiane n.d.r.). I principali candidati sono Keith Brown, leader dei deputati dell’SNP; La segretaria dell’economia e finanze, Kate Forbes; il segretario costituzionale, Angus Robertson; il vice primo ministro, John Swinney; e il segretario alla sanità, Humza Yousaf.


Il nuovo successore sarà certamente impegnato nel rivoluzionare il progetto indipendentista del partito, con il presidente dell’SNP Michael Russell che ,intervistato dalla BBC, ha preferito non dichiarare una preferenza alla successione per evitare di aumentare la pressione mediatica sui possibili candidati.


La Iron Lady scozzese resterà in carica fino alla nomina di un successore.