Accorciati i tempi per la separazione

Gli esperti del settore sembrano non avere dubbi sull’unificazione di separazione e divorzio, semmai i problemi nasceranno fanno notare su come i tribunali riusciranno effettivamente a smaltire i carichi di lavoro. Sulla carta, sottolineano, i tempi si dimezzano, ma nella realtà bisognerà vedere “in corso d’opera”. “Di sicuro non capiterà più che soltanto per una separazione – dice l’avvocata della Casa Internazionale della Donna di Roma Domenica Santarcangelo – ci vorranno 12 anni come avvenuto per una coppia romana. Ora stiamo iniziando la pratica di divorzio”. Quando il divorzio si “complica” come in questo caso dove il marito dapprima ha accettato di lasciare l’abitazione a moglie e figlie, poi ha cambiato idea costringendo tutti ad una coabitazione forzata, sono quindi seguite violenze in casa e controdenunce da parte della moglie.

La vicenda si è conclusa con l’intervento del forze dell’ordine che lo hanno costretto a lasciare il tetto coniugale. “I figli” dice Santarcangelo ” li vedo diventare adulti nel corso della separazione”. Attualmente per una separazione senza particolari problemi tra coniugi servono circa 3 anni. Speriamo con la nuova normativa si arrivi in un anno e mezzo”. Molte coppie hanno deciso di aspettare marzo per presentare l’istanza e approfittare delle nuove normative. “Nella mia esperienza l’80% dei separazioni – sottolinea l’avvocata della Casa Internazionale delle Donne – avviene per violenza domestica.

Non ha alcun dubbio su un’unica istanza per separazione e divorzio la fondatrice della Rete per la Parità, Rosa Oliva: “Tra l’altro pochi sanno che in Polonia, Paese molto cattolico e conservatore, praticamente non esiste la separazione ma si va direttamente al divorzio. Ben vengano tempi più brevi ma ho delle perplessità nell’ascoltare anche i figli minori”.