Goal based investing: cos’è e come funziona

Investire è parte integrante della nostra quotidianità finanziaria. Questo vale soprattutto per quelle persone che vogliono in un certo senso salvaguardare il proprio capitale, piccolo, medio o grande che sia. Non sono importanti le quantità, quanto il valore che si dà al proprio patrimonio. Ma chi investe deve saperlo fare con le giuste conoscenze, mettendo in atto quella che viene comunemente chiamata pianificazione finanziaria. E bene, c’è una parte abbastanza sostanziosa di essa che viene definita Goal based investing. Mai sentito parlarne? A questo penseranno i prossimi paragrafi.

GBI, questione di obiettivi

Dunque, potremmo definire la Goal based investing come una modalità di gestione degli investimenti che non incentra la propria attenzione solo sull’andamento dei mercati, bensì su un fine molto più alto e importante per l’investitore, ossia il raggiungimento di alcuni obiettivi concreti che possano essere davvero conseguibili da chi decida di investire il proprio denaro. Alla base di questa filosofia, che si sta dimostrando sempre più esaustiva e funzionante, c’è la possibilità di diversificare il proprio portafoglio di investimenti attraverso un modello definito come asset allocation, il quale mira a ridurre al minimo la volatilità degli investimenti finanziari individuali. Una mossa, questa, che quindi consente di diminuire il rischio e, magari, aumentare il profitto derivante dall’uso di diversi strumenti finanziari, invece che concentrare tutto il proprio patrimonio in uno solo.

Anche perché, come detto, ognuno di noi investe per finalità diverse: dalla messa di soldi da parte per la pensione, per quanto 2 italiani su 3 sembrano non pensarci, all’acquisto della casa o a quello della macchina, fino all’avvio di un nuovo progetto di imprenditoria, piuttosto che spesare la scuola o l’università dei nostri figli.

Vantaggi della Goal based investing

Quando si investe, bisogna farlo consapevolmente. Mai affidarsi all’istinto o tentare vie inesplorate solo perché ci sembrano remunerative dal nome, seppur poco chiare. Bisogna fare attenzione a quello che si sottoscrive prima ancora di apporre la propria firma. Ma ancor prima di tutto ciò bisogna essere consapevoli di quale strategia di investimenti applicare. Ed ecco che entra in gioco quella descritta dalla Goal based investing, che consente di effettuare investimenti mirati e consapevoli sulla base di alcuni obiettivi finanziari dichiarati.

Seguire l’andamento di un investimento pensando a quello che è lo scopo per cui si è deciso di farlo è importantissimo, perché consente di capire se davvero si stia seguendo la giusta strada, se le cose stiano andando come, peggio o meglio di quanto previsto e di evitare di prendere decisioni affrettate in base all’irrazionale andamento dei mercati. Quindi, a differenza dell’approccio tradizionale, basato solo sulla teoria del saliscendi delle borse mondiali, la GBI permette di utilizzare un quadro di contabilità mentale, tutto focalizzato sul binomio profilo di rischio-rendimento/orizzonte temporale dell’obiettivo finanziario da raggiungere. Per ogni investimento esiste uno scopo preciso, cui dedicare un’attenzione costante, mantenendo la rotta.

Come funziona la GBI

Lo schema di funzionamento della teoria è piuttosto semplice. Si parte definendo gli obiettivi dei nostri investimenti e revisionando la situazione finanziaria di partenza. Quindi, si passa alla creazione del proprio portafoglio differenziato di investimento basato sui singoli obiettivi prefissati e si monitora costantemente la situazione. Importante, poi, sarà definire le priorità degli investimenti, che potranno essere ambiziosi, importanti o, addirittura, essenziali.

Questo ci consentirà di avviare operazioni di compravendita finanziaria ad hoc per ogni nostro scopo, dandogli la giusta importanza sia a livello di tempo che di sforzo economico. Fulcro principale del nostro lavoro, ovviamente, è quello di ottenere il risultato più positivo possibile con una riduzione del rischio atteso per ogni obiettivo prefissato, specialmente quelli di priorità elevata e la GBI consente tutto questo grazie ad una revisione del portafoglio di investimenti continuativa e completa, basandosi sui progressi fatti dall’investitore nel tentare di raggiungere i target decisi. A conti fatti, dunque, quella della Goal based investing sembra essere la soluzione migliore per i prossimi investimenti.