Napoli: la città fa la conta dei danni, l’altro giorno città “in ostaggio di teppisti”

 

Il cuore del centro storico di Napoli Giovedì si è svegliato con i segni della guerriglia di Mercoledì pomeriggio, un campo di battaglia in cui si sono contrapposti centinaia di ultrà napoletani e tifosi tedeschi dell’Eintracht Francoforte. In Piazza del Gesù e a Calata Trinità dei Monti, dove si sono verificati gli incidenti tra tifosi e forze dell’ordine, cocci di vetro sulla strada, pietre e i tavoli di bar e ristoranti divelti. La paura e il terrore vissuti quel giorno, oggi lasciano il posto alla conta dei danni. Confesercenti Campania parla di “perdite per centinaia di migliaia di euro” per i tanti bar e ristoranti di del centro storico colpiti da atti vandalici, ma anche di ripercussioni a causa del “clima di coprifuoco” che c’è stato in zone della città per cui “decine di locali sono rimasti deserti”. Senza parlare del “danno d’immagine” che la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, attribuisce ad “alcuni cretini o delinquenti”. Per provare a tornare alla normalità, il Comune di Napoli ha impiegato fin dall’alba di Giovedì una task force dell’Asia, l’Azienda di igiene urbana, per ripulire l’area, impiegando anche mezzi per la rimozione dei rifiuti ingombranti che hanno affiancato quelli adibiti allo spazzamento e pulizia delle strade, per prelevare le suppellettili e gli arredi esterni dei locali vandalizzati durante i tafferugli. E così, piazza Del Gesù e strade adiacenti sono tornate al consueto decoro e restituite alla piena fruibilità di turisti e cittadini. Una città, Napoli, che è stata “ostaggio per alcune ore di teppisti, tedeschi e napoletani, che si autodefiniscono tifosi”, ha detto il sindaco, Gaetano Manfredi, nel corso del Comitato per l’Ordine e la sicurezza , parlando “di strategia criminale”.