Delitto Tramontano: l’assassino resta senza avvocato e fa trovare l’arma del delitto

 

È rimasto senza avvocato, Alessandro Impagnatiello, che ha confessato di aver ucciso Giulia Tramontano, al settimo mese di gravidanza, accoltellata il 27 maggio nel loro appartamento di Senago, alle porte di Milano. Il difensore, Sebastiano Sartori, è andato a San Vittore, per dirgli della rinuncia al mandato.” E’ stata una questione tra me e il mio assistito”, ha affermato il difensore quando nel pomeriggio è arrivato in Procura per formalizzare la sua scelta. L’imputato ha ora un difensore d’ufficio nominato a fatica dai PM incaricati del caso, infatti più di un’avvocato si è tirato indietro. Dopo aver confessato, Alessandro ha corretto il tiro in merito ad alcuni punti della sua ricostruzione alla quale gli inquirenti e investigatori stanno cercando i riscontri, partendo dalle immagini delle telecamere raccolte tra Senago e Milano. Video in cui in piena notte e poco dopo il delitto, lui viene ripreso con un lenzuolo sotto il braccio, mentre all’alba invece carica in macchina due sacchi di plastica uno dei quali sembra contenere degli indumenti. Secondo le ipotesi, l’uomo stava facendo sparire i vestiti sporchi di sangue e si era già messo in moto per nascondere il corpo della sua compagna di cui, ha poi messo in scena la scomparsa volontaria da casa. Le indagini coordinate dal PM Menegazzo e Mannella e condotte dal nucleo investigativo dei Carabinieri sono andate avanti in vista degli accertamenti irripetibili che cominceranno oggi, 6 giugno, con i rilievi scientifici nell’appartamento in cui Giulia è stata assassinata. Lì  verrà sequestrato il coltello, infatti l’assassino ha dato indicazioni dicendo che si trova in cucina, insieme ad altri coltelli in un ceppo sopra il frigorifero. Per questo sono anche stati sentiti, oltre all’uomo delle pulizie della palazzina di via Novella che ha ritrovato una scia di cenere sulle scale, la sorella e la mamma di Giulia che, prima di essere uccisa, si è incontrata con la ragazza con cui Impagnatiello aveva una relazione parallela. Lei, spaventata e avendo capito che era successo qualcosa, ha evitato di farlo entrare in casa. “Avevo paura, ha poi messo a verbale la ragazza, non sapevo che fine avesse fatto Giulia e di cosa fosse capace lui. Per venerdì invece è attesa l’autopsia sulla salma della povera vittima.