Nuove indagini in corso sull’omicidio di Giulia: gli investigatori al lavoro sui dispositivi informatici di Impagnatiello

Nella tragica vicenda dell’omicidio di Giulia Tramontano, la giovane donna incinta di 7 mesi brutalmente uccisa lo scorso 27 maggio, sono state avviate importanti operazioni tecniche da parte della sezione Investigazioni scientifiche dei carabinieri di Milano. L’obiettivo principale di tali operazioni è effettuare copie forensi e condurre un’analisi approfondita dei dispositivi elettronici sequestrati nella casa di Senago, nel Milanese, dove si è consumato l’orribile delitto. Tra i dispositivi sottoposti a perizia ci sono tre personal computer e un tablet.

L’avvio di queste indagini approfondite è stato disposto dalla Procura di Milano, che ha incaricato gli esperti di condurre accertamenti irripetibili al fine di rintracciare tutte le ricerche effettuate online da Alessandro Impagnatiello, il fidanzato barman di Giulia, attualmente in carcere con l’accusa di omicidio. L’obiettivo è individuare eventuali dialoghi o prove utili all’inchiesta, al fine di stabilire se l’uomo abbia premeditato il delitto, come ipotizzano gli inquirenti Letizia Mannella e Alessia Menegazzo.

Va ricordato che il giovane aveva confessato il suo crimine e, nella notte tra il 31 maggio e il primo giugno, aveva indicato il luogo in cui era stato occultato il corpo della vittima.

Parallelamente, sono in corso da diversi giorni ulteriori accertamenti scientifici finalizzati a risolvere alcuni interrogativi fondamentali. Tra questi, l’analisi delle impronte rinvenute nell’appartamento e delle tracce di plastica e cellophane utilizzate per coprire il cadavere. Inoltre, si stanno effettuando esami sui coltelli sequestrati al fine di determinare quale di essi sia stato utilizzato dal trentenne. Quest’ultimo ha indicato un coltello con una lama lunga 6 centimetri come arma del delitto.

Altri esami autoptici sono in corso per stabilire se a Giulia siano state somministrate sostanze nocive, come il veleno per topi trovato nello zaino del fidanzato, che potrebbero aver causato danni al feto che portava in grembo.

Infine, le autorità stanno visionando attentamente le registrazioni delle telecamere di sorveglianza tra Senago e Milano, con l’obiettivo di ricostruire con precisione tutti gli spostamenti compiuti da Impagnatiello prima e dopo il terribile omicidio.

Le indagini sono ancora in corso e gli inquirenti stanno mettendo in atto tutti i mezzi a loro disposizione per far luce su questo tragico episodio e portare giustizia alla vittima e alla sua famiglia.