NAPOLI, 15 giugno – Una grotta naturale lungo la splendida Costa Amalfitana, tra i comuni di Maiori e Minori, è diventata nel corso degli anni un luogo di rimessaggio per imbarcazioni e un parcheggio per auto, gestito in modo illegale da privati senza alcuna autorizzazione.
Il sorprendente caso riguarda la grotta dell’Annunziata, un luogo che non solo è vincolato da restrizioni architettoniche e paesaggistiche, ma si trova anche all’interno dell’area marina del parco regionale dei Monti Lattari e del sito UNESCO della Costa Amalfitana. All’interno della grotta si cela anche una cappella votiva adornata da affreschi risalenti al XIV secolo.
Oggi, i Carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Napoli hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal giudice del tribunale di Salerno su richiesta della procura locale, al fine di proteggere questo patrimonio.
Durante le indagini, la Soprintendenza di Salerno aveva già adottato misure restrittive per l’uso improprio di questo bene culturale, mentre il Comune di Maiori aveva concesso autorizzazioni a una società che le ha sfruttate in modo scorretto, riguardanti però un parcheggio completamente diverso da quello oggetto del sequestro. Le accuse ipotizzate vanno dalla distruzione e deturpamento del patrimonio culturale all’uso illegale di beni culturali, nonché alla realizzazione di opere edili abusive.
Questo sequestro rappresenta un passo significativo nella tutela e nella conservazione del prezioso patrimonio culturale della Costa Amalfitana, impedendo che venga sfruttato illegalmente. Ora spetta alle autorità locali intraprendere azioni legali per affrontare le violazioni commesse in questa grotta, al fine di ripristinare il suo valore storico e culturale per le generazioni future.