Il numero di candidati previsti nelle aule nella giornata di domani, mercoledì, 21 giugno, per la prima prova di maturità 2023, è di 536.008. Finalmente, le prove riprendono in forma regolare a differenza di quelle degli ultimi anni, dovute alle norme del periodo pandemico. Si tratterebbe comunque di 3.670 candidati in meno rispetto a quelli della maturità 2022, che aveva visto presenti agli esami, ben 539.678 studenti. I candidati interni saranno complessivamente 521.015 mentre quelli privatisti esterni, 14.993. Vi è stato però un significativo evento del numero di candidati interni negli istituti paritari.
Differenze tra la prova di maturità 2022 e 2023
Nel 2022 era previsto che l’unico membro esterno della commissione fosse il Presidente, mentre ora, la commissione è tornata a essere mista, ovvero composta sia da membri interni che esterni. La prima prova resta invariata, avrà 7 tracce tra le quali scegliere, suddivise in tipologia A,B e C. Grandi cambiamenti riguardanti invece la seconda prova, non solo perché torna a essere ministeriale, quindi non scelta dalle singole scuole, ma anche perché prevede uno svolgimento diverso per gli istituti professionali.
Ricordiamo che fino all’anno scorso, la seconda prova d’esame degli istituti professionali è stata costituita da due parti: la prima elaborata dal Ministero, la seconda dalla commissione d’esame. Quest’anno vi sarà una prova unica, di cui il Ministero decide solo quadro generale, mentre la commissione si occuperà delle specifiche richieste per lo specifico percorso attivato dalla scuola. Inoltre non è prevista alcuna prova scritta per i liceali. Vi sarà la terza prova scritta in alcuni indirizzi di studio e si concluderà con la prova orale. Le zone d’Italia che a maggio hanno subito danni per alluvione saranno esentate dagli scritti e faranno solo l’orale.