Morto a 70 anni Andrea Purgatori

Andrea Purgatori è morto stamattina a Roma, a causa di una breve malattia fulminante. Immediati gli attestati di stima da parte di colleghi e appassionati che vedevano in lui una figura di riferimento nel giornalismo italiano.

Giornalista, autore, sceneggiatore, attore è stato un intellettuale versatile che, col suo impegno, ha raccontato i fatti di cronaca più importanti e indagato sui misteri irrisolti della storia recente, i quali grazie ai suoi approfondimenti sono spesso tornati al centro del dibattito pubblico e di nuove inchieste giudiziarie.

Celebre il suo impegno per la ricerca della verità sulla strage di Ustica e sul caso Moro, portato avanti attraverso servizi e reportage sui principali giornali italiani ed esteri e sulle maggiori reti televisive. È stato autore e conduttore di diversi documentari e programmi televisivi. Tra questi il più celebre e riuscito, è stato Atlantide, in onda su La7, condotto da Purgatori dal 2017.

Ha curato la sceneggiatura di moltissimi film, tra cui Fortàpasc di Marco Risi, che trattava la vicenda di Giancarlo Siani. Ha vinto anche diversi premi, come il Nastro d’argento per il miglior soggetto de Il muro di gomma nel 1992 e il Globo d’oro per la migliore sceneggiatura de Il giudice ragazzino nel 1994.

È stato presidente di Greenpeace Italia, membro dell’Accademia del Cinema Italiano e dell’Accademia europea del cinema, presidente delle Giornate degli Autori e membro del Consiglio di Gestione della SIAE.

Lascia un vuoto nel panorama dell’informazione che difficilmente potrà essere colmato. Ma lascia principalmente un’eredità immensa, fondamentale per analizzare, comprendere ed esaminare il nostro tempo. Ci lascia un mostro sacro e una delle più brillanti menti del nostro Paese.