Un prestito di quarantamila euro con tassi di interesse annuo fino al 132 per cento ha portato all’arresto di tre individui affiliati al clan camorristico Pagnozzi, noto per la sua presenza storica nella Valle Caudina. Le forze dell’ordine hanno eseguito l’operazione all’alba, su mandato di custodia cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Napoli, in risposta alle richieste della Procura della Dda. I tre indagati, con età compresa tra i 62 e i 70 anni, sono accusati di usura ed estorsione, entrambi aggravati dall’uso di metodi mafiosi.
Nel periodo compreso tra il 2021 e il 2022, questi individui hanno prelevato interessi usurari da due imprenditori locali a cui avevano prestato in più occasioni una somma totale di quarantamila euro. Naturalmente, l’importo finale da restituire rimaneva immutato. Due arresti sono stati effettuati a Cervinara (Avellino), tra cui si trova anche una persona legata ai Pagnozzi per legami di parentela, mentre il terzo arresto è avvenuto in provincia di Caserta.
Il clan Pagnozzi, originario dell’Irpinia, ha gradualmente ampliato la sua influenza nel corso degli anni, specialmente nel Lazio. Dopo la morte del capo storico Gennaro Pagnozzi, noto come “o’ Giaguaro,” gli investigatori ritengono che suo figlio Domenico sia ora il capo del clan. Domenico era stato arrestato cinque anni fa a Roma ed è attualmente detenuto. Per due degli arrestati sono stati disposti gli arresti domiciliari, mentre per il terzo indagato è stata disposta la detenzione in carcere.