A Napoli Conferenza mondiale dell’UNESCO sui patrimoni universali

Dal 26 al 29 novembre prossimo, Napoli sarà la “capitale” dell’Unesco per quattro giorni. L’occasione è la “Naples Conference on Culture Heritage in the 21st Century,” organizzata in celebrazione del cinquantesimo anniversario della Convenzione per la protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale (1972) e del ventesimo anniversario della Convenzione per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (2003), entrambe adottate dall’Assemblea Generale dell’Unesco. L’evento, finanziato con un contributo di mezzo milione di euro dal Ministero della Cultura italiano, vedrà la partecipazione di tutti gli Stati firmatari di queste due convenzioni.

La Convenzione per la protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale è stata adottata dall’Unesco nel 1972 ed è il primo accordo internazionale a riconoscere l’esistenza di un patrimonio mondiale che supera i confini nazionali e deve essere protetto per il suo “eccezionale valore universale.” Questo trattato ha svolto un ruolo importante nell’ispirare la cooperazione internazionale per la conservazione dei beni culturali a beneficio dell’umanità.

La seconda convenzione, adottata nel 2003, riguarda la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Essa promuove la tutela del patrimonio culturale immateriale, che include espressioni di diversità culturale, tradizioni orali e beni intangibili che rappresentano le identità di gruppi e comunità.

L’Assemblea Generale dell’Unesco degli stati aderenti alla Convenzione sul Patrimonio Culturale ha invitato l’Italia, nel 2021, a ospitare un evento in collaborazione con l’Unesco per celebrare i rispettivi anniversari delle due convenzioni. Il Ministero della Cultura italiano ha comunicato il 20 marzo scorso al Comune di Napoli la sua intenzione di realizzare l’evento nella città partenopea.