C’è ancora domani…Quando Politica e Spettacolo creano il giusto connubio

 

  • Articolo di Biagio Fusco

Accade che quando esiste la volontà, quella sana e concreta, Politica e Spettacolo s’incontrino senza cercare le luci della ribalta, ma per dare vita a delle sinergie che fanno sorridere di gioia, perché attirano l’attenzione su temi delicati che impongono un delicato confronto, insomma di non facile risoluzione. La questione di cui si discute riguarda la violenza di genere, rispetto alla quale vi è la necessità di trovare le giuste convergenze, nella prospettiva di costruire insieme un unico baluardo contro un fenomeno sociale criminoso, che assume contorni sempre più allarmanti. E per farlo bisogna coinvolgere non soltanto le istituzioni ed il cosiddetto mondo patinato delle payette, ma serve la condivisione convinta della rete parrocchiale, delle famiglie, dell’associazionismo libero, delle forze dell’ordine e delle organizzazioni no profit, affinché l’azione di contrasto portata avanti dall’Italia sia più efficace, soprattutto nella speranza che il principio di non esercitare violenza sulla diversità di genere venga saldamente recepito dalle giovani generazioni, che sono quelle maggiormente esposte al rischio di reiterazione di questi episodi spiacevoli. Giorgia Meloni ed Elly Sclhein, sia pur distanti nelle posizioni politiche, per così dire separate dai rispettivi e contrapposti ruoli di Capo del Governo e Capo dell’Opposizione, hanno deciso di raccogliere l’appello dell’attrice e regista italiana, Paola Cortellesi, con parole dalle quali emerge l’ampia disponibilità della politica ad intraprendere un percorso di collaborazione.

Il suo film è molto coraggioso e stimolante. Faccio i miei complimenti a Paola Cortellesi e sarei contenta di incontrarla a Palazzo Chigi ”, dice il Presidente del Consiglio dei Ministri. “ Sì ad un’azione comune contro la violenza di genere. La politica del Governo e la mia posizione personale sul contrasto alla violenza sulle donne sono sempre state tese alla ricerca della massima collaborazione.”, le fa eco il Segretario dei Dem. L’esecutivo a guida FDI ha dimostrato nel corso del dibattito che ha condotto sino all’approvazione del DDL Roccella che condizione imprescindibile e non negoziabile, sotto il profilo politico, sarebbe stato il voto unanime del Parlamento sul pacchetto delle misure coercitive adottate, al fine di consegnare alla Nazione un messaggio di intolleranza totale verso forme di ripugnante violenza, consumate ai danni delle fasce meno protette della nostra società.C’è ancora domani “, la pellicola diretta ed interpretata dalla brillante attrice romana ha messo d’accordo, almeno su un argomento, destra e sinistra italiane, proponendo contenuti che richiamano tutti all’unità di azione sulla base di una coesione nei valori. Brava Paola…!

Nell’affrontare questa piaga, che socialmente tende ad espandersi in maniera così preoccupante da limitare la libertà personale del singolo individuo, occorre un approccio sostanziale diverso, meditato, che punti non semplicemente alla repressione degli eventi criminali, ma che comprenda una serie organica di iniziative tese preliminarmente alla loro prevenzione. Il lavoro cinematografico della Cortellesi vuole esprimere nei concetti proprio questo tipo di riflessione, al di là dell’aspra dialettica che intercorre generalmente nelle dinamiche politiche tra maggioranza ed opposizione. Per la neo regista si è trattato di un vero e proprio record di incassi registrati al botteghino, dopo aver conquistato la copertina della nota rivista straniera Vanity Fair, che la omaggia di questa graditissima dedica in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, riconoscendole il merito artistico di aver concentrato il proprio impegno, anche a livello morale, sull’approfondimento delle criticità legate alla violenza domestica, al patriarcato, ai diritti civili, all’educazione all’affettività ed alla sessualità.

La sua fatica professionale ha destato tanto scalpore nella critica, che non si è lasciata sfuggire l’occasione di trasformarla in un caso politico allorquando ha enfatizzato il triste primato raggiunto dal nostro Paese che, purtroppo, si colloca solo al 79esimo posto del Global Gender Gap Report 2023. “ I femminicidi che ci sono, in Italia, ogni 72 ore, sono un’emergenza. Per la prima volta il nostro Paese ha a capo del governo e dell’opposizione due donne, una concomitanza che dovrebbe portare a tendersi la mano”. Paola Cortellesi strumentalizza il cinema per un nobile scopo, stimolare la politica a superare gli steccati della contrapposizione in nome della comune appartenenza al genere femminile ed inseguire un punto d’incontro che non è impossibile. Il contributo dato all’arte le è valso anche un enorme tributo di riconoscenza giunto dal mondo delle insegnanti di scuola e degli educatori che di fronte al deprimente insuccesso di un libro di testo che pare non susciti più interesse, vorrebbero servirsi del suo film per appassionare i ragazzi alla storia dei diritti delle donne. ..non ho nulla contro i desideri sessuali e le fantasie tra adulti, ma i ragazzini di oggi sono esposti a una quantità di informazioni esagerata, e quella non è l’età giusta per quei contenuti, ti cambiano i parametri, poi non capisci più niente e succedono anche cose molto gravi, basti leggere la cronaca del branco che stupra..“.