Luna, tutto pronto per il lancio del primo lander privato: Diretta TV alle 8,18 di domani 8 gennaio

E’ Peregrine, dell’azienda Astrobotic, ha 21 carichi da 7 Paesi

A Cape Canaveral è tutto pronto per la missione che potrebbe scrivere una nuova pagina dell’esplorazione lunare.

Alle 8,18 italiane di lunedì 8 gennaio è infatti previsto il lancio del primo veicolo privato destinato a posarsi sul suolo lunare, il lander Peregrine dell’azienda americana Astrobotic, segnando un altro passo in avanti lungo la strada del programma Artemis promosso dalla Nasa per il ritorno alla Luna.

La missione si chiama Cert-1 e con l’allunaggio, previsto il 23 febbraio, un veicolo americano tornerebbe a posarsi sulla Luna a oltre mezzo secolo dall’ultima missione del programma Apollo, la 17, che nel 1972 chiuse la corsa alla Luna. E’ un’impresa alla quale hanno contribuito 7 Paesi, dal Giappone al Messico.

Un’altra novità del lancio dell’8 gennaio è il debutto del razzo Vulcan, anche questo costruito da un privato, l’azienda United Launch Alliance; alto quasi 62 metri e dal diametro di 5,4 metri, ha due motori, chiamati Be-4 e costruiti dalla Blue Origin, ed è alimentato a metano liquido.

Nella Space Force Station di Cape Canaveral, la base del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, tutto procede secondo i programmi e anche le previsioni meteorologiche sono al momento buone, con l’85% di probabilità favorevoli al lancio.

Entra così nel vivo la corsa alla Luna attesa in questo inizio del 2024. Nell’orbita lunare si trova già Slim, la missione giapponese che il 19 gennaio si prepara al primo allunaggio di precisione. Nel frattempo l’azienda Intuitive Machine, che si preparava a lanciare la sua missione Im-1 entro gennaio, ha modificato i suoi programmi e il lancio è ora previsto non prima del 12 febbraio. Alto quasi due metri e largo due metri e mezzo, il lander Peregrine può trasportare carichi per 90 chilogrammi in quella che, oltre a essere un’impresa scientifica, è una missione carica di simboli. L’arrivo di un privato sulla Luna segna infatti un passo importante per la Lunar Space Economy e la missione Cert-1 è condotta nell’ambito del programma commerciale promosso dalla Nasa guardando alla Luna e alla Space economy, chiamato Commercial Lunar Payload Services. I 21 carichi a bordo appartengono ai sette Paesi che partecipano alla missione: sei sono della Nasa, uno dell’agenzia spaziale messicana Aem, uno del Regno Unito, uno dell’Ungheria, due della Germania uno del Giappone, uno delle Seychelles e gli altri otto di università e aziende degli Stati Uniti.

Alcuni dei carichi hanno un valore decisamente simbolico, come la moneta dedicata alla Luna caricata con un Bitcoin e la copia del Genesis Block, il primo blocco di bitcoin a essere estratto. All’arte sono dedicate le opere del progetto MoonArk della Carnegie Mellon University e due nano-litografie dell’artista italiano Alessandro Scali, posizionate su due chip.

Ci sono, infine, capsule che racchiudono ceneri umane per iniziativa dell’azienda Celestis and Elysium Space: hanno sollevato le proteste dei Navajo, che vedono nella deposizione di resti umani sulla Luna la violazione di uno spazio sacro.