Presentazione Progetto
Nel quartiere Vomero, attualmente si osserva una mancanza di spazi teatrali alternativi rispetto ai teatri principali come il Diana, il Cilea e l’Acacia, i quali offrono principalmente una programmazione concentrata su nomi noti e di chiaro richiamo commerciale. Questo stato di cose mi ha spinto a considerare l’importanza di offrire un’opzione artistica diversificata e arricchente, capace di soddisfare le esigenze culturali non solo del Vomero, ma anche di una platea più ampia. Ho comunicato a Tiziana Beato questa mia visione la quale mi ha mostrato un entusiasmo immediato.
Così, con me in veste di direttore artistico e Tiziana Beato, con Lab48, responsabile dell’organizzazione, abbiamo dato vita alla rassegna “VOMEROFF“, ospitata nello storico e delizioso teatro SALA FERRARI, grazie al sostegno e all’entusiasmo del suo fondatore e proprietario, Salvatore Ferrari. AI progetto ha aderito la produzione teatrale romana Ipazia Production di Donatella Busini che porterà nella capitale la rassegna. Un gruppo eccezionale di attori e attrici ha aderito all’evento, creando una rete di connessioni che attraversa diverso esperienze e discipline artistiche.
Ho optato per un cartellone di opere di autori contemporanei, affermati ed emergenti, che con le loro visioni narrano le storie umane della contemporaneltà. Sono felicissimo di ospitare in anteprima, il 4 aprile, la presentazione del volume “PER UN TEATRO DELLA FRAGILITÀ“, raccolta di tre opere teatrali inedite (Controcanto, Gli occhi di Maddalena, Piume) di Francesco Silvestri, drammaturgo napoletano scomparso lo scorso anno e il cui nome è annoverato tra coloro che hanno dato voce alla nuova drammaturgia posteduardiana. Il volume edito da edizioni Mea è curato da Mariano D’amora che ne sarà relatore insieme ad Alessandro Toppi. Nella stessa serata, a seguire, la mise en espace dal titolo STORIACCE brani tratti da Piume e da diverse opere di Silvestri. Questo evento è ad ingresso libero.
La rassegna prende il via il 5 aprile 2024 e si sviluppa nei quattro fine settimana del mese, con undici eventi che includono spettacoli, monologhi e mise en espace.
Ad inaugurare la rassegna sarà Isa Danieli come madrina d’eccezione, seguita da Giuseppe Gaudino, Daniela loia, Gina Amarante, Luisa Amatucci, Miriam Candurro, Antonella Prisco, Cosimo Alberti, Lucianna De Falco, Rosaria De Cicco, Anna Bocchino, Francesca Borriero, Gea Martire, Sergio Del Prete, Piera Russo e Alessandra Borgia.
Gli autori a cui daranno voce sono: Manlio Santanelli, Annibale Ruccello, Enzo Moscato, Francesco Silvestri, Ugo Chiti, Erri De Luca, Lina Wertmuller, Eduardo De Filippo, Roberto De Simone, Giovanni Solla, Massimo Andrei, Salvatore Ronga, Massimiliano Vir. ilo, Elisabetta Fiorito, Giuseppe Bucci, Andrej Longo, Fabio Pisano, Benedetta Palmieri, Sergio Del Prete, Piera usso.
Durante le quattro domeniche del mese, la mattinata sarà dedicata ai bambini con la rassegna “Vomero Favoloso“, curata dall’associazione culturale Jeu De Dames/Gioco di Dame, con quattro spettacoli pensati appositamente per loro: Favole all’improvviso; Il viaggio incantato; Selfina e Giustina; Chi per questi mari va.
Gli interpreti sono Alessandra Calabrese, Giulio Fazio, Luigi Bartilotti, Marna Di Leva, Cecilia Lupoli, Daniele Mennella, Rossella Massari, Diego Purpo, Valeria Frallicciardi.
Speriamo di offrire al pubblico un’esperienza coinvolgente e stimolante. Evidentemente, la realizzazione di tali progetti richiede il contributo di molte persone, e sia io che Tiziana Beato desideriamo ringraziare coloro che hanno accettato di assumersi ruoli chiave nella realizzazione della rassegna: Alessandro Amatucci, responsabile della direzione tecnica, Michele Fierro, responsabile della comunicazione grafica, e Alessandra Calabrese, responsabile della rassegna per bambini.
Ci auguriamo, noi tutti, che questa rassegna sia solo l’inizio di una nuova avventura, e magari contribuisca a fare del Teatro Sala Ferrari un vivace e inclusivo teatro Off, aperto tutto l’anno, che sostenga la creatività e l’apprendimento continuo, ospitando piccoli allestimenti teatrali e coinvolgendo attivamente la comunità nelle attività artistiche.