Premio Leone d’Oro alla carriera per lo scienziato italo-americano Antonio Giordano

Venezia ha celebrato l’eccellenza scientifica italiana e internazionale premiando lo scienziato italo-americano Antonio Giordano con il prestigioso Leone d’Oro alla Carriera. Giordano, presidente e fondatore dello Sbarro Health Research Organization presso la Temple University negli Stati Uniti e ordinario di Anatomia ed Istologia Patologica all’Università di Siena, è stato riconosciuto per il suo lavoro pionieristico nel dimostrare la correlazione tra salute e inquinamento, in particolare nell’area della Campania, conosciuta come la Terra dei Fuochi.

Il premio rappresenta un tributo alla ricerca scientifica condotta da Giordano sul cancro e al suo coraggio nel mettere in luce i legami tra l’illecita gestione dei rifiuti, controllata dalla criminalità organizzata, e l’incidenza di patologie tumorali nei territori campani. Questo riconoscimento assume un significato ancora più profondo considerando il contesto recente: poche ore prima della consegna del premio, la Cassazione ha dissequestrato l’intero patrimonio confiscato ai membri della famiglia Pellini, condannati per reati ambientali legati al disastro nella Terra dei Fuochi, una battaglia che Giordano continua a combattere senza sosta.

Il magistrato antimafia Catello Maresca, presidente della sezione legalità del premio del Leone d’Oro a Venezia, ha sostenuto la proposta di premiare Giordano, evidenziando il suo ruolo nel mettere in luce le attività criminali che hanno avvelenato le terre campane. Maresca, con le sue indagini contro il clan dei casalesi, ha contribuito a portare alla luce la verità su questo devastante fenomeno.

In un momento in cui la lotta contro la camorra subisce ritardi processuali e il lavoro di anni viene messo in discussione, Giordano e Maresca sottolineano l’importanza di mantenere alta l’attenzione sulla legalità e la giustizia, anche attraverso l’educazione nelle scuole per diffondere la cultura antimafia.

Lo studio di Giordano sulla Terra dei Fuochi è stato cruciale nel portare alla luce le violazioni ambientali e ha suscitato l’attenzione della magistratura su molte realtà campane al di fuori della legge. Il premio Leone d’Oro gli consente di continuare la sua opera nel perseguire il bene comune e nell’attirare l’attenzione pubblica su un problema radicato che richiede azioni concrete per un futuro sostenibile.

La cerimonia di premiazione a Venezia, presieduta da Sileno Candelaresi, ha riunito un’eccezionale lista di premiati, che include eccellenze italiane e internazionali nei settori dell’imprenditoria, dello sport e della cultura. Tra gli ospiti d’onore, vi sono stati anche il cavaliere Gianfranco Sciscione, il celebre chef stellato Luigi Ciciriello e la produttrice Yimei Heng, tutti insigniti della prestigiosa Targa Istituzionale di Venezia del Leone di San Marco.

L’assegnazione del Leone d’Oro alla Carriera a Antonio Giordano rappresenta un tributo meritato alla sua straordinaria dedizione alla scienza e alla sua incrollabile determinazione nel combattere le ingiustizie ambientali, offrendo così una speranza per un futuro migliore.