Casoria – Rissa tra giovani, 16enne esplode colpi a salve, denunciato

Ieri sera, intorno alle 22:00, i residenti di via Achille del Giudice a Casoria hanno vissuto momenti di panico a causa di una rissa scoppiata tra due gruppi di giovani. Poco prima, gli abitanti del quartiere avevano segnalato all’emergenza 112 il suono di colpi di arma da fuoco, provocando un rapido intervento dei carabinieri della sezione radiomobile della locale compagnia.

I carabinieri, giunti sul posto, hanno rinvenuto tre bossoli a salve e iniziato le indagini per ricostruire l’accaduto. Le prime informazioni suggeriscono che la rissa sia iniziata per motivi ancora non del tutto chiari, probabilmente legati a sguardi mal tollerati. Tuttavia, il clima di tensione è stato ulteriormente alimentato dall’esplosione di tre colpi di pistola a salve, causando il panico e una fuga generale tra i presenti.

Nel corso delle ricerche nei dintorni, le forze dell’ordine hanno individuato un adolescente di 16 anni, originario di Casavatore, nascosto tra le auto parcheggiate. In suo possesso, i carabinieri hanno trovato una pistola replica a salve, priva del tappo rosso, insieme a qualche dose di marijuana. Il ragazzo è stato fermato e denunciato per minaccia aggravata e porto di armi. È stato inoltre segnalato alla prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti. Prima di essere rilasciato e affidato ai genitori, il caso del minorenne è stato trasmesso alla Procura per i Minorenni e ai servizi sociali, che ora valuteranno i passi successivi.

“L’area a Nord di Napoli è ormai ostaggio di bande di ragazzini che escono la sera con il chiaro intento di creare disordine e scompiglio. La rissa avvenuta a Piazza San Paolo ne è il chiaro esempio, così come non si può non rimanere attoniti, per la vile aggressione ad una donna a cui volevano scippare la propria borsa, costretta al ricovero dopo questo ignobile atto.” ha dichiarato Raffaele Bene.

“Il Prefetto si è recato ad Afragola per il comitato di ordine e sicurezza, bene, ma c’è bisogno di un coinvolgimento più ampio, proprio perché la criminalità micro e macro non ha confini. Nelle scorse settimane mi sono recato già in Prefettura e ho partecipato a due riunioni sulla sicurezza convocate dal Prefetto, su nostra richiesta. Ognuno deve fare la sua parte e solo uniti si potrà ottenere qualche risultato” conclude Bene.