Napoli – Giornate del Caffè napoletano al Maschio Angioino, una moka gigante, alta due metri, accoglie i napoletani e i visitatori nel cortile





Una moka gigante, alta due metri, accoglie i napoletani e i visitatori nel cortile del Maschio Angioino dove, oggi e domani, si festeggia il legame tra la città e la bevanda napoletana per eccellenza: il caffè.

L’occasione è offerta dalla manifestazione ‘Nu bbellu ccafè‘, promossa e sostenuta dall’assessorato al Turismo del Comune di Napoli. l’iniziativa nasce anche a seguito dell’istituzione da parte dell’amministrazione comunale della Giornata cittadina della cultura del caffè.

Due giorni di incontri e dibattiti sulla cultura del caffè, sulle sue caratteristiche, sulle diverse varianti grazie alla partecipazione di veri e propri esperti, ma soprattutto i visitatori potranno degustare caffè nei vari stand allestiti nel cortile del castello. “Il caffè è il simbolo della città – ha detto il sindaco, Gaetano Manfredi – e rappresenta un grande patrimonio culturale perché il caffè si lega a Napoli, alle tante espressioni artistiche e musicali. ‘Na tazzulella ‘e cafè rappresenta l’anima della città. Ma il caffè ha anche un grande valore sociale – ha proseguito – perché è convivialità, è stare insieme ed essere solidai con gli altri e ne è testimonianza la tradizione napoletana del caffè sospeso.

Sono due giornate che rappresentano un momento di valorizzazione di tutta la filiera produttiva, importante dal punto di vista economico, ma anche di valorizzazione dell’identità della nostra città”. Nella grande moka, fatta realizzare dallo storico caffè Gambrinus, tra i partner dell’iniziativa, i visitatori potranno lasciare un’offerta che si trasformerà in altrettanti caffè sospesi a disposizione dei più bisognosi.

La città di Napoli, insieme ad altre città italiane, ha avviato un percorso affinché il caffè diventi patrimonio Unesco. E in quest’ottica, si lavora anche a un gemellaggio fra le città di Napoli e Trieste sul tema del caffè “portatore di pace in un momento di divisioni e conflitti”. E proprio oggi, nella giornata inaugurale, il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ha partecipato a distanza con una telefonata.