La polemica tra il prete di Caivano, don Maurizio Patriciello, e il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha scosso le coscienze. De Luca ha ironizzato sui social sui “vip scelti dalla premier Meloni per promuovere il premierato”, definendo ironicamente Patriciello come “Pippo Baudo dell’area nord di Napoli“. La risposta del prete non si è fatta attendere.

“Non mi permetto – non ne sarei capace e non credo di averne il diritto – di risponderle per le rime. A che servirebbe? Le ferite vanno lenite, non procurate. Penso, però, in piena coscienza, di non meritare le offese del tutto gratuite del presidente della mia regione”, scrive don Maurizio Patriciello

Continua con  ““Che dirle? – Alle offese e alle minacce – larvate o meno – ci sono abituato da tempo. Non a caso, da due anni vivo sotto scorta. Un conto, però, è quando arrivano dai camorristi, ben altra cosa, invece, quando a pugnalarti a tradimento è una persona come lei..”

Patriciello ha espresso il suo dolore per le parole del presidente regionale, sottolineando la delusione nel vedere un rappresentante istituzionale pugnalare a tradimento. Vive sotto scorta da due anni, dimostrando il suo coraggio nel combattere la camorra e proteggere la comunità.

L’incidente ha suscitato solidarietà nazionale, con Giorgia Meloni che ha preso le difese del prete, ribadendo che lo Stato è al suo fianco. Ha dichiarato il comportamento di De Luca come un segnale spaventoso, evidenziando la necessità di sostenere coloro che si battono per il bene della comunità.