Castellammare di Stabia – Il virologo Angelo Russo perde la vita in un incidente stradale, aveva 39 anni

Una nuova tragedia della strada ha scosso la comunità di Castellammare di Stabia nella serata di ieri, quando Angelo Russo, 39 anni, ha perso la vita in un drammatico incidente. Erano poco prima delle 20 quando il medico virologo, originario di Gragnano e in servizio presso l’ospedale Cardarelli di Napoli, è stato vittima di un terribile impatto mentre viaggiava in sella alla sua moto lungo via Tavernola, in pieno centro cittadino.

Secondo le prime ricostruzioni, il dottor Russo avrebbe perso il controllo del suo veicolo, andando a schiantarsi violentemente contro alcune auto parcheggiate lungo la strada, nei pressi di una farmacia. L’urto è stato così forte che il medico è deceduto sul colpo, lasciando sotto shock chiunque si trovasse nelle vicinanze.

Le cause precise dell’incidente non sono ancora chiare. Gli inquirenti della Procura di Torre Annunziata hanno aperto un’inchiesta per fare luce sulla dinamica del sinistro. Tra le ipotesi al vaglio vi è quella di una manovra improvvisa, forse per evitare un ostacolo o un animale che potrebbe aver attraversato improvvisamente la carreggiata. Tuttavia, non si esclude che l’alta velocità possa aver giocato un ruolo determinante nel tragico epilogo. La salma del dottor Russo è stata sequestrata e sarà sottoposta ad un esame autoptico, con l’obiettivo di chiarire ulteriormente le circostanze dell’incidente.

L’intera comunità di Gragnano e dell’ospedale Cardarelli è sconvolta per la perdita di Angelo Russo, descritto da tutti come un professionista esemplare e una persona di grande umanità. Il suo decesso ha lasciato un vuoto incolmabile tra i colleghi e i pazienti che avevano imparato ad apprezzare le sue doti professionali e umane.

Questo tragico evento segue di poche ore un altro incidente mortale avvenuto nella notte precedente, in cui un giovane di 20 anni, Salvatore Russo, ha perso la vita al confine tra Gragnano e Santa Maria la Carità. Anche se i due non erano imparentati, la coincidenza dei cognomi e la vicinanza temporale dei due episodi ha ulteriormente scosso le comunità locali.