Il monito di Draghi: ‘Cambio radicale per l’Ue, necessario un doppio piano Marshall’

‘Sono necessari almeno 750-800 miliardi di euro’. Il Ppe: ‘Draghi ha ritirato fuori il bazooka’ 

‘Nuovo debito comune sul modello Recovery per finanziare investimenti su competitività e sicurezza’ ha detto .’I valori fondamentali dell’Europa sono prosperità, equità, libertà, pace e democrazia in un ambiente sostenibile’. Von der Leyen: ‘Prima definire le priorità comuni e poi i fondi’.

I valori fondamentali dell’Europa sono prosperità, equità, libertà, pace e democrazia in un ambiente sostenibile.

L’Ue esiste per garantire che gli europei possano sempre beneficiare di questi diritti fondamentali. Se l’Europa non sarà più in grado di garantirli avrà perso la sua ragione d’essere. L’unico modo per affrontare questa sfida è crescere e diventare più produttivi, preservando i nostri valori di equità e inclusione sociale. L’unico modo per diventare più produttiva è che l’Europa cambi radicalmente”. Lo scrive Mario Draghi nell’introduzione al suo Rapporto. La produttività, sottolinea, “è una sfida esistenziale per l’Ue’.

“Se le condizioni politiche e istituzionali sono presenti, l’Ue dovrebbe continuare – basandosi sul modello del NextGenerationEu – a emettere strumenti di debito comune, che verrebbero utilizzati per finanziare progetti di investimento congiunti volti ad aumentare la competitività e la sicurezza” europea.

Il fabbisogno finanziario necessario all’Ue per raggiungere i suoi obiettivi è enorme” e per raggiungere gli obiettivi indicati nel rapporto Draghi “sono necessari almeno 750-800 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi annui, secondo le ultime stime della Commissione, pari al 4,4-4,7% del Pil dell’Ue nel 2023″. “Per fare un paragone, gli investimenti del Piano Marshall nel periodo 1948-51 equivalevano all’1-2% del Pil dell’Ue”, si legge ancora.

“Abbiamo detto molte volte che la crescita sta rallentando da molto tempo nell’Ue, ma lo abbiamo ignorato. Fino a due anni fa non avremmo mai avuto una conversazione del genere perché in genere le cose andavano bene. Ma ora non possiamo più ignorarlo: le condizioni sono cambiate“.

“Urgenza e concretezza sono due parole chiave del report” ha detto Mario Draghi sottolineando come il documento presenta circa “170 proposte”. “Non stiamo partendo da zero, voglio rassicurarvi”, ha aggiunto Draghi osservando come, come terzi pilastro per una svolta sulla produttività il lavoro individua quello dell’ “innovazione”.

“L’unico consiglio che diamo sulla politica della competitività è che bisogna tener conto di innovazione e resilienza. Abbiamo proposto di smetterla con l’esenzione agli aiuti di Stato che devono essere utilizzati per progetti comuni”. “Raccomandiamo anche che la competitività guardi più al futuro”, ha aggiunto l’ex presidente della Bce sottolineando al tempo stesso come le proposte lanciate dal Rapporto “sono attuabili subito”.

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