Produzione fermata a Pomigliano: il blocco di mercoledì 2 ottobre

Lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco sospenderà la produzione domani, mercoledì 2 ottobre, a causa della mancanza di componentistica fornita da un’azienda dell’indotto. Il fermo interesserà tutti i turni di lavoro e sarà coperto dalla cassa integrazione.

Biagio Trapani, segretario generale della Fim Cisl di Napoli, ha evidenziato che la situazione è frutto delle difficoltà nella filiera dell’indotto, incapace di sostenere la politica di riduzione dei costi imposta da Stellantis. Trapani ha sottolineato l’urgenza di concordare un protocollo specifico per il settore, definito come l’unico strumento capace di proteggere l’industria e l’occupazione. Le discussioni in corso mirano a fornire risposte concrete e positive che dovrebbero essere incluse in un accordo complessivo da definire con il Governo, affinché vengano garantite le massime tutele.

Trapani ha affermato che per raggiungere gli obiettivi stabiliti sono necessari impegni chiari sulla saturazione degli stabilimenti, sull’aumento della produzione dei vari modelli, sugli investimenti in ricerca e sviluppo e un forte sostegno alla rete dell’indotto. Inoltre, ha ribadito l’importanza di utilizzare efficacemente le risorse destinate alla reindustrializzazione.

Il segretario ha avvertito che l’attuale clima di incertezza politica non deve essere un alibi per ritardare il finanziamento al settore industriale dell’automotive. È fondamentale elaborare un accordo di sviluppo per il comparto automobilistico che riduca la catena di fornitura, riportando in Italia la produzione di componenti essenziali per la mobilità elettrica, la guida autonoma, la digitalizzazione e la connettività. Senza un piano concreto e condiviso per la transizione industriale, il rischio di licenziamenti e di desertificazione industriale diventa sempre più concreto.