La notte di Capodanno ha avuto effetti negativi sulla qualità dell’aria in Campania, con i cosiddetti “botti” che hanno causato un significativo aumento dell’inquinamento. Le centraline di monitoraggio dell’Arpa Campania, che si trovano distribuite tra Napoli e Caserta, hanno registrato un impatto evidente sulla concentrazione delle polveri sottili PM10.
Tra il 29 e il 30 dicembre, numerosi superamenti dei limiti di legge sulla media giornaliera delle polveri sottili sono stati rilevati nell’area metropolitana Napoli-Caserta, un trend che ha coinvolto la maggior parte delle stazioni di monitoraggio anche il 31 dicembre e il 1 gennaio. I dati, infatti, mostrano picchi di PM10 nelle prime ore del nuovo anno.
Secondo l’Arpa Campania, tali superamenti sono stati favoriti anche dalle condizioni meteorologiche particolarmente favorevoli alla stagnazione degli inquinanti. In particolare, la presenza di un campo di alta pressione sulla regione ha contribuito a un ristagno delle polveri sottili, amplificando gli effetti dei botti sulla qualità dell’aria.
Anche quest’anno, dunque, l’effetto dei fuochi d’artificio ha avuto un impatto tangibile, con un aumento delle polveri sottili che ha superato i livelli di allerta per la salute pubblica.