Usura del clan dei Casalesi: scoperto il libro mastro, eseguiti due arresti

pubblicita' 880Casal di Principe – Importante operazione contro la rete di usura legata al clan dei Casalesi, grazie a un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Napoli. I Carabinieri della compagnia di Casal di Principe hanno arrestato due persone, accusate di usura ed estorsione aggravate dal metodo mafioso. Altri due indagati sono stati denunciati a piede libero.

Le indagini hanno portato alla luce un sistema usuraio che approfittava delle difficoltà economiche di imprenditori e cittadini in condizioni di grave bisogno. Gli inquirenti hanno rilevato tassi di interesse mensili tra il 25% e il 40%, arrivando a casi estremi: un prestito iniziale di 500 euro si sarebbe trasformato in richieste di restituzione fino a 14.000 euro.

Le vittime, spesso imprenditori in crisi o famiglie in difficoltà, si rivolgevano agli usurai per necessità impellenti. Impossibilitati a saldare i debiti, venivano sottoposti a pesanti pressioni e minacce. Gli investigatori, grazie a perquisizioni e intercettazioni, sono riusciti a ricostruire i flussi di denaro e i metodi intimidatori utilizzati. Un elemento decisivo è stato il ritrovamento di un libro mastro, contenente i dettagli delle somme prestate e dei pagamenti richiesti, che ha confermato la sistematicità delle attività illecite.

Ad aggravare la posizione degli arrestati, la loro vicinanza a un membro di spicco del clan dei Casalesi, recentemente arrestato per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Questa connessione avrebbe rafforzato la capacità intimidatoria degli indagati, inducendo le vittime a cedere alle richieste economiche.

Nonostante gli elementi raccolti, le persone coinvolte restano presunte innocenti fino a una sentenza definitiva. L’ordinanza di custodia cautelare rappresenta una misura preventiva adottata nella fase iniziale delle indagini e potrà essere oggetto di impugnazione.

Le autorità sottolineano l’importanza della collaborazione delle vittime per contrastare fenomeni di usura ed estorsione, strumenti con cui le mafie radicano il loro potere sul territorio. Denunciare tali episodi è essenziale per arginare l’influenza criminale e tutelare chi si trova in difficoltà.