Tragedia a Poggioreale: suicidio di un detenuto di 34 anni

Un altro tragico episodio si è verificato nel carcere di Poggioreale, a Napoli, dove un detenuto di 34 anni ha scelto di togliersi la vita. L’uomo si è impiccato utilizzando un lenzuolo. Nonostante il pronto intervento degli agenti della polizia penitenziaria e del personale sanitario, che hanno tentato di rianimarlo, per lui non c’è stato nulla da fare.

Questo suicidio rappresenta il primo caso di morte di un detenuto nel 2025 in un istituto penitenziario campano. Purtroppo, già dal 7 gennaio si era registrato un altro suicidio, ma all’interno della REMS di San Nicola Baronia, in provincia di Avellino.

Un bilancio drammatico e un allarme crescente

Secondo i dati diffusi dal garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello, dal 1° gennaio si sono registrati 16 suicidi nelle carceri italiane, portando a un totale di 46 decessi nelle strutture penitenziarie, di cui 19 ancora da accertare. In Campania, si contano quattro morti in carcere: due a Poggioreale, uno a Secondigliano e uno ad Avellino.

Ciambriello ha lanciato un serio allarme sulle condizioni delle carceri italiane, sottolineando che i suicidi sono già raddoppiati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando si erano verificati 83 suicidi. Inoltre, il numero di decessi da accertare nel 2024 era stato di 18.

Le difficili condizioni di vita nelle carceri

Il garante ha denunciato la grave situazione che affligge le carceri italiane, evidenziando l’urgente necessità di interventi adeguati. Secondo Ciambriello, la sofferenza e il disagio nelle strutture penitenziarie sono ormai evidenti e il silenzio delle autorità e del governo sui temi del sovraffollamento e dei suicidi è inaccettabile. “Servono risposte concrete”, ha dichiarato Ciambriello, sottolineando anche l’importanza di offrire supporto attraverso figure sociali di sostegno, in particolare per coloro che affrontano la prima detenzione, come il giovane morto a Poggioreale.