La scossa di terremoto registrata nella notte del 13 marzo ai Campi Flegrei aveva una magnitudo di 4.6 Richter e non 4.4, come inizialmente comunicato. Il dato, aggiornato dall’Ingv, è stato inserito nel bollettino settimanale diffuso oggi, 18 marzo, confermando che si tratta del più forte evento sismico degli ultimi 40 anni nell’area.
Nel periodo esaminato, sono stati rilevati 138 terremoti, di cui 32 con magnitudo superiore a 1. I dati dell’ultimo mese evidenziano inoltre una ripresa del sollevamento del suolo, con un valore medio preliminare di velocità mensile stimato intorno a 30±5 mm/mese. La temperatura della fumarola ai Pisciarelli ha subito un incremento di un grado rispetto alla settimana precedente, raggiungendo i 97 gradi centigradi.
La scossa, inizialmente classificata con magnitudo 4.4 e inquadrata nel fenomeno del bradisismo, è stata registrata all’1:25 nella notte tra il 12 e il 13 marzo. Il sisma è stato distintamente avvertito in tutta Napoli e in numerose aree della provincia, incluso il Vesuviano. I danni più significativi si sono verificati a Pozzuoli e nel quartiere di Bagnoli.
Nel frattempo, la Prefettura ha aggiornato i dati relativi agli sfollati: attualmente sono 340 le persone costrette a lasciare le proprie abitazioni, mentre le verifiche effettuate dai Vigili del Fuoco hanno superato quota mille, con due terzi già completati.