Neonata morta ad Acerra, dissequestrata la casa dell’orrore

Le indagini sulla tragica morte della piccola Giulia Loffredo, la neonata di nove mesi deceduta nella notte tra il 15 e il 16 febbraio, si sono concluse. Di conseguenza, l’abitazione situata nel rione Ice Snei di Acerra è stata dissequestrata e i sigilli sono stati rimossi.

Secondo le prime ricostruzioni, la bambina sarebbe stata aggredita da Tyson, il pitbull di famiglia. Al suo arrivo in Pronto Soccorso, presentava ferite compatibili con morsi. Il padre, Vincenzo Loffredo, unico presente in casa al momento della tragedia mentre la madre era al lavoro, è indagato a piede libero per omicidio colposo per omessa vigilanza sull’animale. Tuttavia, non è stato ancora ascoltato dagli inquirenti.

L’uomo ha riferito di essersi addormentato con la bambina accanto nel letto matrimoniale e di averla ritrovata a terra, coperta di sangue, circa un’ora dopo il risveglio. In preda al panico, avrebbe deciso di portarla a piedi al Pronto Soccorso della clinica Villa dei Fiori, dove i medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso, avvenuto circa mezz’ora prima dell’arrivo in ospedale. I risultati dell’autopsia non sono ancora stati resi noti.

Attesa per il test del DNA

L’inchiesta, condotta dalla Polizia di Stato sotto il coordinamento della Procura di Nola, procede con il massimo riserbo. A inizio marzo, il procuratore aveva dichiarato che le indagini erano quasi concluse, sottolineando il diffondersi di numerose fake news, tra cui immagini circolate sui social e spacciate per foto della bambina con il cane, ma in realtà risalenti a diversi anni fa e prive di collegamenti con Acerra.

Le informazioni disponibili restano limitate in attesa degli esiti degli esami del DNA e delle analisi sulle feci dei due cani. Nei giorni scorsi, è emerso il ritrovamento di una tutina insanguinata, attribuita alla neonata, ma il luogo esatto del rinvenimento resta incerto: secondo alcune indiscrezioni, non figurerebbe nei verbali di sequestro e potrebbe essere stata trovata tra i rifiuti della clinica, anziché all’interno dell’abitazione.

I due cani di famiglia sono stati prelevati nella notte della tragedia e affidati a una struttura convenzionata con l’Asl Napoli 2. Sul pitbull sono stati eseguiti prelievi di DNA per verificare l’eventuale presenza di tracce genetiche della bambina, ma al momento i risultati non sono stati resi pubblici.