Concorso Dirigenti Scolastici: interrogazione al Ministro dell’Istruzione del Deputato Borrelli

Ecco il testo dell’interrogazione

BORRELLI. — Al Ministro per la pubblica amministrazione, al Ministro dell’istruzione e del merito. — Per sapere – premesso che:

a giudizio dell’interrogante ogni volta che si parla del concorso per dirigenti scolastici, emergono le stesse polemiche: ritardi, ricorsi, errori procedurali e graduatorie «ballerine» e alla fine fioccano i ricorsi. E mentre tutto si blocca nei tribunali, le scuole restano senza dirigenti stabili, con reggenze che si accumulano e istituti affidati a presìdi già oberati. Così le scuole restano in balia di continui cambiamenti, con i candidati costretti a investire tempo e denaro in corsi di preparazione per un concorso dal destino incerto;

   negli ultimi anni, i bandi per la dirigenza scolastica sono stati segnati da problemi che ne hanno minato la credibilità; a rendere ancora più torbida la situazione, c’è un’indiscrezione che sta facendo il giro dei social: pare che le tracce della prova scritta siano state inviate dal Cineca agli uffici scolastici regionali ben 48 ore prima del loro svolgimento;

   se queste voci trovassero conferma, ci si troverebbe di fronte a una gestione della selezione quantomeno discutibile, che mette in dubbio la trasparenza dell’intero concorso;

   ma c’è di più: una candidata, in attesa di svolgere la prova orale, risulta essere formatrice nei corsi per i neoassunti dirigenti scolastici in Campania, Sicilia, Puglia, Sardegna e Marche. La stessa persona ricopre già il ruolo di dirigente tecnico presso l’Usr Campania;

questa situazione a giudizio dell’interrogante solleva enormi interrogativi sulla compatibilità del ruolo e sull’integrità dell’anonimato nella selezione, perché un candidato non può essere contemporaneamente esaminando ed esaminatore, o comunque avere un ruolo attivo nella formazione di coloro che hanno già superato il concorso;

   le problematiche riscontrate riguardano aspetti fondamentali del concorso, tra cui la gestione delle tracce della prova scritta e possibili conflitti di interesse all’interno delle commissioni di valutazione;

   sintomatico è il caso del dirigente tecnico pro-tempore presso Usr Campania, in forza di nomina articolo 1, comma 93, legge n. 107 del 2015, concorrente al concorso dirigente scolastico 2023 per la regione Campania, facente parte della commissione di valutazione dei dirigenti scolastici che ha valutato il dirigente scolastico Enrico Carafa, attualmente membro di commissione giudicante del concorso dirigenti scolastici 2023 per la regione Campania;

   la suddetta dirigente tecnico Barbara Barbieri è stata nominata in qualità di membro dell’osservatorio Usr dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con la dirigente Mirella Scala, attualmente membro di commissione concorsuale dirigente scolastico per la regione Campania;

   in data 3 marzo 2025 la Barbieri è stata nominata in qualità di formatrice presso Usr Campania per i dirigenti scolastici neoassunti, ma non ha ancora espletato la prova orale, per la cui prova ancora non è stata pubblicata la data di svolgimento;

   Carafa, esaminato dalla dirigente Barbieri nel 2017, oggi è in commissione ed esaminerà la suddetta candidata;

   così il concorso per dirigenti scolastici invece di essere il pilastro della meritocrazia nella scuola italiana, sembra invece un percorso pieno di ombre e sospetti e non si garantisce una selezione realmente equa e trasparente –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative urgenti, anche di carattere normativo, intendano adottare, ognuno per quanto di competenza, per garantire una reale selezione equa e trasparente in uno dei pilastri della nostra democrazia come l’istruzione.

Ritiro di documenti del sindacato ispettivo.