TORRE ANNUNZIATA – La Guardia di Finanza ha notificato quattro avvisi di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di tre consiglieri comunali e di un ex assessore del Comune di Torre Annunziata. Gli indagati sono accusati di falsa attestazione a un pubblico ufficiale sulla propria identità o su qualità personali, in violazione dell’articolo 495 del Codice Penale e dell’articolo 76 del D.P.R. 445/2000.
False dichiarazioni sulla situazione debitoria
Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle di Torre Annunziata e coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno rivelato che, tra luglio e agosto 2024, i quattro avrebbero presentato al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza del Comune una dichiarazione falsamente attestante l’assenza di debiti nei confronti dell’ente.
Chi sono gli indagati
Sotto indagine risultano l’ex assessore Gianfranco Scafa, dimessosi lo scorso novembre, e i consiglieri Raffaella Celone, Maria Di Maio e Raffaele De Stefano – quest’ultimo appartenente all’opposizione. Ora tutti rischiano di finire a processo e potranno far valere le proprie difese nelle sedi opportune.
Secondo quanto stabilito dal Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000), per ricoprire incarichi pubblici è necessario essere in regola con il pagamento di imposte, tasse e tributi locali. Tuttavia, le verifiche effettuate hanno fatto emergere che i quattro amministratori risultavano debitori nei confronti del Comune per oltre 36.000 euro, una somma relativa al mancato versamento di IMU, TARI-TARES e TARSU per il periodo compreso tra il 2007 e il 2020.
Indagini in corso
Uno degli indagati, l’ex assessore Scafa, si è successivamente dimesso dal proprio incarico. Nel frattempo, l’inchiesta prosegue per accertare eventuali ulteriori irregolarità e per stabilire con esattezza le responsabilità di ciascun soggetto coinvolto. Si precisa che gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva.