Napoli: Lite in ospedale per un farmaco

Una delle infermiere del Santobono di Napoli, denuncia le minacce ricevuto il 14 ottobre 2022. I fatti sarebbero avvenuti intorno alle 21:30, quando un dodicenne insieme ai suoi genitori, ha fatto ingresso nell’ospedale. I tre si sarebbero in seguito a dei dolori al petto e una tachicardia, presentata dal figlio dodicenne. “Dopo avere registrato il ragazzo, valutato i parametri vitali, palpato ed ispezionato il torace, come da protocollo nazionale la collega dà al ragazzo Ibuprofene per via orale ed informa i genitori sul tipo di medicinale somministrato” spiega l’infermiera.”Lo giuro sui miei figli, ti uccido. Se mio figlio si sente male, ti uccido”.

I genitori del ragazzo avrebbero attaccato il personale in seguito alla somministrazione del farmaco, sostenendo che il medicinale avrebbe potuto avere effetti negativi sul figlio, l’infermiera aveva omesso di domandare se fosse asmatico. Di lì a poco, la situazione sembrerebbe essere degenerata. “Ti sparo” ha minacciato il genitore, marito e conserte hanno minacciato il personale con un estintore alla mano e poi, con una bombola d’ossigeno. La polizia del pronto soccorso, è intervenuta tempestivamente. “La madre del ragazzo ha minacciato che avrebbe sparato alla mia collega con una delle pistole della polizia“ racconta ancora, l’infermiera. Quest’ultima ha denunciato i fatti al consigliere regionale della Campania di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, che l’ha divulgato.

  I precedenti penali

I due, un quarantunenne e una quarantatrenne, sembrerebbero avere dei precedenti penali per interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità. La notizia dell’episodio verificatosi al Santobolo, è giunta  anche all’Ordine delle professioni infermieristiche e all’Ordine dei medici di Napoli che hanno mostrato solidarietà ai colleghi e hanno lanciato un chiaro messaggio d’allarme anche all’Ordine delle professioni infermieristiche e all’Ordine dei medici di Napoli che hanno mostrato solidarietà ai colleghi “Non è più tollerabile che un intero reparto di pronto soccorso pediatrico, indispensabile per la città, si blocchi e viva una notte di paura, di terrore e di aggressioni d’ogni genere a causa di incivili e barbare manifestazione di violenza” hanno dichiarato Teresa Rea e Bruno Zuccarelli, annunciando che vi saranno presto delle iniziative da parte dei comuni per salvaguardare il personale ospedaliero.