Da giorni, nella provincia nord di Napoli, aleggiava un solo avvertimento: fate attenzione all’uomo con la Panda grigia. Un volto ignoto, un’auto senza targhe e un modus operandi chiaro: entrare negli hotel, minacciare con una pistola e pretendere l’incasso. Una serie di colpi, una scia di paura, e nessuna traccia dell’utilitaria color topo.
Fino alla serata di ieri.
I carabinieri, dopo aver raccolto le testimonianze delle vittime, sono riusciti a delineare uno schema nelle scelte degli obiettivi. L’indagine si è fatta più serrata: il territorio è stato presidiato da decine di pattuglie in coordinamento con l’intero gruppo Carabinieri di Castello di Cisterna. La svolta arriva grazie ai militari della stazione di Arpino di Casoria.
In via Luigi D’Anna, dove uno degli hotel era ritenuto un possibile bersaglio, gli agenti sono rimasti appostati per ore.
Alle 22:30, la Panda grigia compare. L’auto si ferma, i fari si spengono, il freno a mano viene tirato con forza. L’uomo scende, indossa un passamontagna, impugna una pistola. Avanza deciso verso l’ingresso dell’albergo, ignaro di essere già circondato.
Non arriverà mai alla reception.
Antonio Mormile, 49 anni, originario di Caivano, viene bloccato e arrestato prima di riuscire a entrare. È accusato di tentata rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale, quest’ultima senza successo, nel disperato tentativo di sfuggire all’arresto. Ora si trova in carcere. La pistola, sequestrata al momento del fermo, è risultata una replica priva del tappo rosso.
La Panda grigia ha smesso di incutere timore.