NAPOLI – “A Napoli alcune cose non si possono fare”. Con questa frase, pronunciata in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Monza, Antonio Conte ha scosso l’ambiente azzurro. Parole che suonano come un campanello d’allarme per il futuro del tecnico sulla panchina del Napoli, dopo una stagione segnata da alti e bassi e da un rapporto mai completamente decollato con la società.
Durante l’incontro con i giornalisti, Conte ha fatto riferimento alle promesse della sua presentazione, ammettendo che “alcune cose dette allora le confermo, altre non posso confermarle”. Un’affermazione che lascia intendere una certa delusione rispetto alle aspettative iniziali. “Stando qui ti rendi conto di alcune situazioni”, ha spiegato, tirando in ballo anche il caso di Khvicha Kvaratskhelia, al centro di voci di mercato e desideri di altri top club europei.
“Napoli non deve diventare una tappa di passaggio”, ribadisce l’allenatore, quasi a sottolineare come certe dinamiche legate alla gestione del gruppo e al progetto tecnico siano sfuggite al suo controllo o non siano state in linea con la sua visione.
Non è la prima volta che Conte si lascia andare a dichiarazioni criptiche, ma questa volta il tono sembra più definitivo, più consapevole. Le sue parole suonano come un primo passo verso una possibile separazione a fine stagione, soprattutto se il club non dovesse riuscire a garantirgli le condizioni necessarie per un progetto solido e vincente.
Le domande ora si moltiplicano: Conte ha già maturato la decisione di lasciare? Il club è disposto a fare i sacrifici richiesti per trattenerlo? E, soprattutto, quanto inciderà il finale di stagione su questa vicenda?
Una cosa è certa: l’idillio tra Antonio Conte e Napoli rischia di concludersi prima del previsto.
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