Acerra in piazza per chiedere le bonifiche: “La Terra dei Fuochi merita giustizia”

Oggi migliaia di persone si sono radunate in piazza Duomo, ad Acerra, per dare vita a un corteo pacifico che attraversa le strade della città. Il tema della manifestazione è uno solo: la richiesta urgente di bonifiche per la Terra dei Fuochi, un territorio ormai tristemente noto per l’inquinamento causato dall’illegalità, dai rifiuti tossici e dai roghi di discariche abusive.

Il corteo arriva a seguito di una storica sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che ha condannato l’Italia per la cattiva gestione della Terra dei Fuochi, riconoscendo un rischio “imminente” per la vita della popolazione residente, a causa della contaminazione ambientale e dei danni alla salute derivanti da decenni di abbandono.

La protesta è stata organizzata da comitati civici locali, che hanno scelto di non rimanere in silenzio di fronte a una situazione che si aggrava ogni giorno. I manifestanti, uniti dalla determinazione e dalla speranza di vedere finalmente un cambiamento, hanno chiesto con forza alle istituzioni di agire, mettendo in pratica la sentenza della Corte Europea e avviando le bonifiche prima che sia troppo tardi.

Vincenzo Petrella, volontario del comitato Antiroghi di Acerra, ha dichiarato con fermezza: “Acerra ha già dato troppo. Ora la nostra richiesta è semplice: le bonifiche devono partire subito. Non vogliamo più sentire dichiarazioni o promesse, vogliamo azioni concrete”.

La protesta, come ha sottolineato Alessandro Cannavacciolo, attivista locale e primo firmatario della denuncia che ha portato alla storica sentenza della Cedu, non è un atto contro le istituzioni, né una forma di accusa verso chi ha inquinato la Terra dei Fuochi. “Siamo qui – ha detto – per dimostrare il nostro amore verso la terra che abitiamo e per chiedere alle istituzioni di fare presto, prima che la situazione diventi irreparabile”.

La manifestazione ha visto la partecipazione di molte persone, giovani e meno giovani, che chiedono una risposta tempestiva e decisiva dalle autorità competenti. Il corteo non è solo un grido di dolore per i danni passati, ma anche un appello alla responsabilità collettiva per non permettere che altri territori e altre persone paghino il prezzo di una gestione inadeguata.

Il messaggio che arriva forte e chiaro da Acerra è uno solo: è ora di agire, per tutelare la salute, l’ambiente e il futuro delle generazioni che vivono in questa zona.