Napoli:Inseguita e presa a pallini in testa in strada dai ragazzi della cosiddetta “Napoli bene”

DA NAPOLI TODAY:

Sono ragazzini di “buona famiglia” come si usa dire da queste parti per indicare chi parla senza inflessioni dialettali e ha il volto pulito: niente tatuaggi o piercing, niente segni del “malessere” che va di moda nelle strade della malanapoli. Eppure di buono e pulito non hanno assolutamente niente. In 5 su 3 motorini, 14 anni a testa all’incirca o poco più, con i caschi, armati di armi a pallini, giovedì sera intorno alle 23.20 stavano fermi in agguato, in attesa del bersaglio giusto, in via de Mille, all’altezza di via Nisco, nei pressi del Pan. Insomma nel salotto buono della città.

Chiaramente per coloro che agiscono in branco la vittima non può che essere donna e sola. Ieri sera è così toccato a me che tornavo da una cena a casa di amici e stavo andando allo stazionamento dei taxi di piazza Amedeo.

Appena li ho scorti ho capito: si lanciavano occhiate e quelli seduti dietro facevano movimenti strani stringendo qualcosa. Impossibile evitarli, troppo tardi per cambiare strada o tornare indietro.

“Hai paura?” Mi ha chiesto uno con aria da galletto mentre gli altri si preparavano. In mano avevano armi giocattolo dalla sagoma inconfondibile: sparapallini a ripetizione. “No, non ho paura, e per quanto ne sapete potrei essere armata anche io”, rispondo. La cosa li ha spiazzati e mi ha dato il tempo di guadagnare un po’ di terreno. Intanto per strada non passava nessuno, né in auto né a piedi.

Mi hanno seguita a velocità moderata, mi hanno superata, quindi hanno girato per tornare verso il Pan guardandomi con sorriso stupido. Hanno percorso pochi metri prima di cambiare di nuovo direzione e venirmi alle spalle armi a pallini in pugno. La tattica mi ha ricordato un po’ l’attacco alle carovane dei vecchi western, ma lungo via dei Mille non c’era assolutamente niente dietro cui trovare riparo e quelli non erano indiani, solo idioti in cerca di divertimento a spese di qualcuno che non potesse difendersi. Ho scartato appena in tempo per evitare il grosso della raffica di pallini che ha colpito alcuni cartoni accatastati all’angolo di un negozio di costumi tra via dei Mille e via San Pasquale, cercando di proteggere gli occhi e la faccia. Solo un paio di “proiettili” mi hanno colpito in testa, ma i capelli ricci per una volta sono stati d’aiuto e hanno attutito i colpi.

Non è il primo attacco del genere: ci sono state già segnalazioni, in particolare a Fuorigrotta e a Posillipo, dove hanno colpito sempre donne. NapoliToday pubblicò il video di un ragazzino che sparava contro i finestrini delle auto mandandoli in frantumi.

Anche l’episodio di ieri è stato segnalato alle forze dell’ordine che certamente nella nostra città hanno un bel po’ da fare, ma è vero anche che quegli imbecilli dovrebbero essere fermati prima che facciano male a qualcuno e gli attacchi creino conseguenze irreparabili.

Considerato che la zona è piena di telecamere e che i motorini avevano tutti la targa, non dovrebbe essere difficile risalire ai giovani e ai loro genitori.

Resta il fatto, assai triste, che fuori dall’allegro circo turistico fatto di pizze, fritture e mandolini, questa non è una città a misura di persone. È la città dove si spara con pistole vere e pistole finte come se fosse la cosa più normale del mondo.

Alessandra De Cristofaro, collega giornalista di Napoli Today a cui va tutta la solidarieta’ della nostra redazione