L’ Associazione di volontariato Laiga (Libera Associazione Italiana Ginecologi per Applicazione legge 194) esprime profonda preoccupazione per la sospensione del servizio di interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) all’ospedale pubblico Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, protrattasi per oltre sette mesi, e aderisce all’assemblea pubblica organizzata per sabato 21 giugno a Caserta con ritrovo alle 17,30 a villa Giaquinto, in via Galileo Galilei. “La situazione attuale – si sottolinea nella nota di Laiga – configura una grave violazione della Legge 194/78 sotto molteplici aspetti. Mancanza di personale alternativo: l’Azienda Sanitaria non ha provveduto al reclutamento di personale medico esterno né ha emesso bandi per l’assunzione di personale non obiettore, come previsto dalla normativa vigente.
Carenza di supervisione regionale: La Regione Campania non sta adempiendo al proprio ruolo di sorveglianza sulla qualità e continuità del servizio sanitario. Il Comune di Caserta – prosegue la nota – con oltre 70.000 residenti, si trova privato di un servizio sanitario essenziale. La situazione era già critica prima della sospensione, con un unico ginecologo non obiettore a garantire l’intero servizio fino alla cessazione dell’attività nel novembre 2024.
Laiga ribadisce come l’elevata percentuale di obiezione di coscienza, quando non adeguatamente gestita dalle strutture sanitarie, costituisca di fatto un ostacolo concreto al diritto alla salute della popolazione locale e di transito. Desideriamo sottolineare – si conclude la nota – il ruolo fondamentale svolto dalle associazioni di mutuo aiuto che, su tutto il territorio nazionale, si costituiscono spontaneamente per colmare le lacune dei servizi sanitari pubblici, offrendo supporto e informazione a chi necessita di accedere all’interruzione volontaria di gravidanza”.