di Domenico Casillo – Si è conclusa ieri, a Scisciano, nel cuore del vesuviano, la ventunesima edizione della “Festa dell’Arcobaleno”, una manifestazione che nel tempo si è affermata come una delle poche realtà capaci di unire più generazioni.
Protagonisti assoluti sono stati come sempre i giovani, in particolare bambini e ragazzi, che nei giorni precedenti l’evento hanno animato i vicoletti del paese allenandosi con entusiasmo per le sfide tradizionali: dalla corsa nei sacchi alla ruota, fino ad altri giochi che richiamano un passato fatto di socialità autentica e divertimento semplice.
Un momento di aggregazione vera, lontano dai social, che richiama alla memoria lo spirito di “Giochi senza Frontiere”, e che vede sfidarsi giovani appartenenti alle varie borghate del paese: Torre, Camaldoi Montanaro, Casola, Feudo, Frocia, Palazzuolo, San Martino e Spartimiento.
La “Festa dell’Arcobaleno” è molto più di un evento ricreativo: è un atto sociale e culturale che custodisce e rinnova le radici della comunità. Organizzata dai volontari del PGS Oragiò, rappresenta un motivo di orgoglio non solo per Scisciano ma anche per l’intera Regione Campania.