Disabile non ammesso a maturità, la mamma “è discriminazione” Ad Acerra. Il dirigente: “Purtroppo non ha raggiunto obiettivi”

Sogna di diventare giornalista sportivo, e per questo ambiva a raggiungere la maturità classica. Ma Gaetano, 19enne di Acerra (Napoli), affetto dalla sindrome di DiGeorge, non è stato ammesso all’esame di Stato, e la madre, Maddalena Di Lauro, accusa la scuola di aver discriminato il ragazzo solo “perché disabile”, annunciando un ricorso al Tar per consentire a suo figlio di poter accedere alla maturità.

Accuse respinte da Giovanni La Montagna, dirigente scolastico del liceo ‘Alfonso Maria de Liguori’ frequentato da Gaetano, il quale sottolinea che tutti, a partire dai docenti del 19enne, “sono amareggiati per la vicenda, in quanto questi ragazzi sono sempre stati la nostra priorità. Gaetano non ha raggiunto gli obiettivi minimi – dice – ed è per questo che non abbiamo potuto ammetterlo all’esame”.

“Mio figlio per quattro anni ha seguito un programma differenziato e aveva voti alti, come 8 e 9. Più volte avevo chiesto di accedere al programma normale, e quest’anno mi sono rifiutata di sottoscrivere il programma differenziato. Ma nonostante i tutor e l’impegno di mio figlio, mi sono ritrovata a sbattere contro un muro. Gli 8 ed i 9 sono diventati 4, e alla fine non hanno ammesso Gaetano all’esame.

Lui ci credeva, si è impegnato, e meritava l’ammissione. Ora è deluso. Mi chiedo dove sia l’inclusione se non si premia l’impegno. Nel frattempo farò ricorso al Tar. Poi si vedrà”. Il dirigente del liceo sottolinea invece che tutto è stato fatto nel pieno rispetto delle leggi, e soprattutto si è tentato di convincere la madre a far continuare Gaetano nel percorso differenziato. “Avevo proposto alla signora anche un programma con tre corsi di giornalismo – spiega La Montagna – proprio per consentire a Gaetano di acquisire le conoscenze necessarie per realizzare il suo sogno di giornalista sportivo.

In questi anni ha avuto un percorso sempre in crescita con il programma differenziato, tarato sulle sue capacità. Abbiamo tentato di convincere la madre a fargli conseguire l’attestato previsto da quel programma, ma non siamo stati ascoltati. Tutte le nostre decisioni, da inizio anno, sono state comunicate all’ufficio scolastico regionale. Secondo la normativa, con il programma di quest’anno Gaetano doveva raggiungere obiettivi minimi che non sono stati raggiunti. Abbiamo preso la decisione con molta sofferenza, perché per l’inclusione facciamo tantissimo. Avevamo altri quattro ragazzi all’ultimo anno con diverse disabilità di apprendimento: tre hanno conseguito l’attestato delle competenze, uno invece é riuscito ad ottenere la maturità linguistica”.